Autorità anticorruzione: Ardissone non poteva essere nominato direttore generale dell'Azienda sanitaria

 

Un anno fa la questione fu trattata in Consiglio regionale: l'assessore Fosson spiegò che la nomina era regolare

 

AOSTA. Avendo ricoperto già un incarico nella Clinica Eporediese di Ivrea, Lorenzo Ardissone non poteva essere nominato direttore generale dell'Azienda Usl valdostana.

Fosson-fotograIn un orientamento l'Autorità nazionale anticorruzione afferma infatti che "sussiste l'inconferibilità di cui all'art. 5, co. 1 del d.lgs. n. 39/2013 nel caso in cui venga conferito l'incarico di direttore generale in un'azienda sanitaria locale a colui che, nei due anni precedenti, ha svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dal Servizio Sanitario Regionale".

La questione era stata affrontata anche in Consiglio regionale. Un anno fa l'Uvp aveva presentato una interpellanza, poi ad aprile tutta l'opposizione aveva chiesto la revoca dell'incarico con una mozione che non è stata mai discussa a causa dell'inizio della crisi politica. Commentando oggi l'orientamento dell'Ana e a proposito dell'interpellanza di gennaio, il consigliere Laurent Viérin ricorda che l'assessore alla Sanità, Antonio Fosson (foto), «senza troppi indugi ci rispose che era tutto regolare. Una regolarità che non ci convinceva e che viene invece smentita attraverso questa chiara presa di posizione. A distanza di un anno, oggi, i dubbi vengono confermati dalla stessa autorità, assieme alla palese illegittimità di quell'atto».

Il consigliere regionale dell'Uvp invita a «riflettere sull'opportunità di intervenire, seppur tardivamente, sul caso, e, per il futuro, a vigilare con più attenzione sulla trasparenza degli atti e sulla regolarità ed il rispetto delle norme e delle procedure».

 

M.C.

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