L'assessore è intervenuto in Consiglio Valle rispondendo a una interpellanza di Fratelli d'Italia
«Alla data dello scorso 24 novembre, il numero dei suicidi registrati in Valle d’Aosta nel 2025 era pari a 13, in sensibile riduzione rispetto a quello dell’anno precedente (21). Ma non sono i numeri, né le loro oscillazioni che sintetizzano l’attenzione che stiamo rivolgendo a questo tema, in quanto anche dietro un solo unico caso si cela una tragedia familiare». Lo ha affermato l'assessore alla sanità Carlo Marzi intervenendo in Consiglio regionale su una interpellanza di Fratelli d'Italia.
«Il fenomeno presenta numeri drammaticamente elevati», ha detto Aldo Domanico nell'illustrare l'iniziativa del suo gruppo e chiedendo informazioni sull'attività del tavolo interistituzionale attivato dalla Regione.
«Il tavolo interistituzionale - ha risposto Marzi - si è riunito il 6 maggio scorso e il metodo di lavoro deciso al suo interno consiste nell'incontrarsi al massimo una o due volte all’anno per dare indirizzi e tirare le fila sul lavoro». Nel corso dell'anno «ha portato avanti numerose attività sulla prevenzione e benessere psicologico di adolescenti e adulti, oltre a programmi di formazione dedicati a operatori sanitari, sopravvissuti, sentinelle sul territorio, forze dell'ordine. Già nel 2021 abbiamo avviato anche la messa in sicurezza dei luoghi a rischio (ponti ritenuti più sensibili), a cura della competente struttura regionale che all'epoca era sotto la mia guida. Abbiamo anche implementato la rete nazionale con collaborazioni in corso con le altre Regioni e Province autonome (in particolare Trento)».
L'assessore ha ricordato inoltre che «la Valle è stata la prima in Italia ad aver avviato una politica specifica e programmata su questo tema e stiamo diventando, di fatto, la Regione di riferimento in una rete sempre più ampia di Regioni interessate a sviluppare, come stiamo facendo noi, un programma condiviso».
Secondo Domanico «l'approccio multifattoriale - famiglia, scuola, sport, rete sociale - è fondamentale per prevenire e affrontare questo tema, prendendo in carico anche i familiari delle persone coinvolte. Il suicidio è un evento sentinella che segnala non solo un forte disagio sociale, ma anche il malfunzionamento di più livelli istituzionali: molte persone restano sole e questo è il vero fallimento. Rivolgo un appello ai nuovi assessori Lotto e Lavevaz per la realizzazione di tavoli congiunti per trovare finalmente una strategia efficace. Non possiamo più accontentarci di progetti sperimentali e di interventi emergenziali, serve una svolta politica non cosmetica.»
C.R.



