Jobs act, rottamati co.co.pro e superato l'art.18

JIl Cdm approva i decreti attuativi del jobs act sui nuovi contratti di lavoro e sui licenziamenti collettivi

renzi-ar«Oggi è un giorno atteso da molti anni da una parte degli italiani e da un'intera generazione». Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo un Cdm durato quattro ore e mezza, l'approvazione definitiva di due decreti attuativi del jobs act, tra cui quello che stabilisce le nuove tipologie contrattuali e ne abolisce altre.

«Nello stesso momento in cui noi rottamiamo e superiamo un certo modello del diritto del lavoro – ha detto Renzi - allo stesso modo superiamo i co.co.co. e i co.co.pro. Superiamo l'articolo 18. Per la prima volta c'è una generazione che può vedere la politica far la guerra non ai precari ma al precariato. Una generazione - ha detto ancora Renzi - vede finalmente riconosciuto il proprio diritto ad avere tutele maggiori. Parole come mutuo, ferie, buonuscita, diritti entrano nel vocabolario di una generazione fino ad ora esclusa». Entrando nel merito dei decreti approvati, Renzi ha spiegato che «sono circa 200mila i nostri connazionali che nella ridefinizione del lavoro parasubordinato passeranno dai cococo vari a un lavoro a tempo indeterminato. Nessuno rimarrà solo dopo il licenziamento».

Renzi ha poi confermato quanto era filtrato nel pomeriggio, a consiglio dei ministri in corso: «Le norme sui licenziamenti collettivi sono rimaste nel dettato orginale, ma io direi che servono alle assunzioni collettive, non ai licenziamenti collettivi. Agli imprenditori dico che abbiamo tolto ogni alibi a chi dice che assumere in Italia non è conveniente. Abbiamo ridotto le tasse e gli elementi di incertezza sono venuti meno».

Il Cdm ha approvato anche il disegno di legge sulle liberalizzazioni, che non contengono però le norme sui farmaci di fascia C, che quindi continueranno ad essere venduti nelle farmacie. «Si tratta - ha detto Renzi - di un tentativo di attaccare alcune rendite di posizione che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese, una sforbiciata che riduce il gap tra chi gode di una rendita e chi non ne ha». Le norme riguardano assicurazioni, telefonini e multe.

 

Clara Rossi

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