La Giunta regionale approva la copertura delle domande arrivate dal novembre 2022 di mutui agevolati prima casa e centri storici
Supera i 19,3 milioni di euro il finanziamento approvato oggi dalla Giunta regionale della Valle d'Aosta per i mutui prima casa. Le risorse economiche provengono dai rientri del fondo di rotazione regionale e copriranno le domande arrivate da fine 2022 di finanziamento agevolato per immobili da acquistare, costruire e recuperare e da adibire a prima casa e per interventi nei centri storici riferiti alla legge regionale 3/2013
«La riapertura, a partire dal 1° luglio 2022, dei termini per la presentazione delle domande di mutuo agevolato ha evidenziato un forte gradimento nella riattivazione della misura, con la presentazione agli uffici di una quantità di domande di gran lunga superiore ad ogni previsione», afferma l'assessore alle Finanze, Carlo Marzi. Lo scorso agosto la giunta regionale aveva destinato oltre 22,2 milioni ai mutui agevolati prima casa. Gli ulteriori 19,3 milioni stanziati oggi serviranno per le domande presentate dal 15 novembre 2022 e permetteranno a Finaosta di far avanzare gli iter di tutte le domande accolte.
«Come stabilito dalla Legge di stabilità regionale 2023/2025 approvata dal Consiglio - ricorda l'assessore -, il finanziamento delle domande di mutuo agevolato del secondo semestre 2023 sarà una priorità nell’utilizzo della quota libera del futuro risultato di amministrazione».
In parallelo oggi la Giunta regionale ha approvato una misura per le imprese che fa riferimento alle sospensioni del pagamento delle rate per i finanziamenti stipulati dal 2009 al 2015 e tra il 2020 e il 2021. Nel caso di sospensioni intervenute nel periodo di preammortamento del mutuo, le imprese hanno la possibilità di chiedere l'avvio dell'ammortamento al momento della stipula del contratto definitivo.
«Tale possibilità, ferma restando la durata complessiva dei mutui fissata dai provvedimenti di concessione - precisa l'amministrazione regionale -, per l'impresa beneficiaria determina una riduzione dell'importo delle rate di restituzione dei mutui e al tempo stesso alimenta i rientri del capitale in disponibilità del fondo di rotazione regionale».
E.G.
