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Sanità, aumentano i posti sul territorio per pazienti con disturbi cognitivi

La Giunta regionale approva i nuovi fabbisogni prevedendo 55 posti in più nelle strutture convenzionate del territorio

 

Carlo Marzi

Aumentano i posti disponibili nelle strutture socio-sanitarie, residenziali e semi residenziali convenzionati con l'Usl Valle d'Aosta e destinati ai pazienti con disturbi cognitivi. Oggi la giunta regionale ha approvato i fabbisogni per il territorio regionale aumentando i posti di 55 unità in totale.

«Per quanto riguarda i disturbi cognitivi ci sono 15 posti in più nelle strutture socio sanitarie e nei nuclei residenziali che trattano le demenze di tipo estensivo e di tipo lungo assistenziali», precisa l'assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, Carlo Marzi. Gli altri 40 posti in più sono in ambito semi residenziale per i pazienti affetti da demenza da trattamenti di carattere riabilitativo.

«Per la prima volta si è manifestata una risposta forte sulle strutture socio sanitarie, residenziali e semi residenziali come da richiesta del territorio, in particolare per le necessità della medicina territoriale, psichiatrica e attinente a questo genere di sfera», commenta ancora l'assessore. «Spesso è capitato in questi anni che ci fosse una richiesta di decentramento rispetto ai servizi resi: con questa deliberazione andiamo a connotare in maniera forte una presenza per questo genere di problemi soprattutto per i pazienti affetti da demenza e da disturbi cognitivi anche su tutto quanto il territorio».

L'aumento dei posti sul territorio corrisponde a «un approccio alla gestione della medicina mentale che cambia un po' il suo assetto e non diventa più reparto-centrica».

 

 

M.C.

 

 

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