Il movimento dell'assessore: favorevole ai vaccini, ma decreto sull'obbligo è fuori senso
AOSTA. Dopo l'assessore alla sanità Luigi Bertschy, anche Alpe, il movimento di Chantal Certan, prende le distanze dalle affermazioni dell'assessore all'istruzione e cultura che ha accostato l'obbligo dei vaccini ad esperimenti su cavie umane di stampo nazista.
"Crediamo - si legge in una nota del movimento politico - che il decreto del ministro della salute sia andato completamente al di là dei suoi confini. Parlare di perdita di potestà genitoriale e di multe fino a 7.500 € (con una discriminazione vergognosa, chi può pagare fa ciò che vuole, chi non può pagare “si attacca”), parlare di superiorità rispetto al diritto all'educazione è fuori senso". "Non possiamo condividere però - continua Alpe - neppure la forma del post di Chantal Certan. Le parole e il senso erano anch'essi fuori dai confini del mondo civile".
"Crediamo che Chantal Certan avrà l'occasione di spiegarsi in modo da trasformare una battaglia di coscienza personale in una proposta politica che provi a conciliare salute (vaccini) e libertà personale. Una battaglia che potremo fare insieme" si legge.
In tema di vaccini, il movimento spiega di essere "favorevole". Per Alpe "criticare il decreto non significa criticare i vaccini. Chi non lo capisce non è altro che uno speculatore politico" e "se non si capisce la violenza del decreto si è perso il senso della misura. E la violenza porta a reazioni disperate".
Marco Camilli