Politici valdostani: per San Valentino regalateci un Presidente degno

Le assoluzioni passano, le intercettazioni restano

 

 Politici valdostani: per San Valentino regalateci un Presidente degno

Domani, 14 febbraio, i saggi della politica valdostana dovrebbero indicare chi sarà il nuovo presidente della Regione. Sempre ammesso che i numeri in aula si concretizzino per costruire una solida maggioranza.

Dato per assodato che certi personaggi non rifiutano di propria iniziativa incarichi apicali malgrado si trovino di fronte un popolo ormai stanco di certi comportamenti, bisogna sperare che i partiti e i movimenti abbiano la saggezza di proporre una persona degna, che possa presentarsi a testa alta davanti ai valdostani e che possa acquisire con trasparenza le competenze di ambito prefettizio a tutela della legalità.

Se così non fosse, bisogna allora sperare che i consiglieri regionali - o la maggioranza di essi - compiano una scelta netta rifiutando persone intercettate a elemosinare voti da chi vive fuori dal mondo della legalità. Che abbiano la volontà di non diventare complici della disfatta di un sogno in cui gli eletti dovrebbero essere al servizio degli elettori e non di "altri".  Diversamente con quale coraggio guardare negli occhi i propri cari? E gli elettori valdostani?

Per il 14 febbraio serve un gesto d'amore per la nostra terra, le nostre tradizioni ma soprattutto per il nostro futuro. Altrimenti non ci sarà da stupirsi se sempre più elettori smetteranno di esercitare il diritto al voto. L'astensionismo infatti è figlio di ignobili scelte fatte da tristi figuri che come fantasmi si aggirano per il bianco palazzo regionale di Aosta.



Marco Camilli

 

 

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