No alla sottrazione dei minori ai genitori

 

Finalmente, dopo tre anni, alle famiglie piemontesi in difficoltà non verranno più sottratti i bambini per collocarli in strutture che non li aiutano affatto a crescere serenamente e che, chi di dovere, quasi mai controllano, nemmeno a seguito di allarmanti segnalazioni.

In venticinque anni di attività, la nostra associazione ha assistito impotente all’allontanamento di tantissimi bambini dalla famiglia di origine, effettuato con le raccapriccianti modalità, descritte ai consiglieri regionali dall’assessore della Regione Piemonte Chiara Caucino nel suo intervento conclusivo prima del voto della legge Allontanamento Zero: “bambini che urlano e piangono perché spesso con l'inganno vengono portati via da scuola e dai loro genitori” e con condivisibile soddisfazione l’assessore sottolinea: “mai più decreti di allontanamento perché il bambino è arrivato a scuola con un livido, a casa non c'è la televisione, vive a contatto con troppi animali e in una cascina, mai più (collocati) in posti con lucchetti alle porte e sbarre alle finestre o ragazzini che non possono mandare una e-mail alla propria mamma”.

Assessore Chiara Caucino

L'assessore Chiara Caucino della Regione Piemonte

Siamo in presenza di lager, altro che luoghi di tutela dei minori.

In questi anni - continua l’assessore - visitando le comunità e le case famiglia mi sono sentita chiedere dai bambini ai quali parlavo e stringevo le mani di poter tornare dalla mamma e dal papà, dalla zia o dal nonno e ho assicurato loro che avrei fatto di tutto perché questo si potesse realizzare”.

In tutti questi anni di attività a tutela dei minori e dei loro genitori, soprattutto quello più debole, posso confermare sia l’attualità e veridicità di questa affermazioni sia che entrambi, minori e genitori, sono: ostaggi degli abusi istituzionali, a causa di una magistratura troppo spesso scarsamente sensibile alle reali problematiche dei minori e alle loro esigenze psico-fisiche; vittime di un servizio sociale saccente, presuntuoso, incurante dei propri limiti e del rispetto della legge sulla pubblica amministrazione; dimenticati dai politici; ignorati dagli amministratori locali, da cui dipendono i servizi sociali (sindaci, dirigenti e responsabili delle varie competenze comunali, provinciali e regionali, ecc.), che non controllano in modo sistematico e con personale competente ed indipendente l’attività dei servizi sociali, incaricati di occuparsi dei minori e delle famiglie; inascoltati dalle forze dell’ordine, che, troppo spesso, sottovalutano le loro denunce o li scoraggiano a presentarle, perfino quando siamo in palese presenza del mancato rispetto dei diritti dei minori e dei genitori.

Alcuni sindaci della regione Piemonte (45, tra i quali anche quello di Torino) e il Pd regionale erano scesi anche in piazza nel goffo tentativo di opporsi alla proposta del centro-destra e per difendere un sistema che funziona. Tale sistema – sostenevano i manifestanti - è un valore che tutela i bambini perché non è vero si tolgono alle famiglie a cuore leggero, c'è un processo molto serio di valutazione.

Questi politici, però, seguono con scarsa attenzione le notizie che riferiscono che la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo ha multato l’Italia, più di una volta, proprio per l’operato dei tribunali torinesi, le cui decisioni non rispettavano i diritti umani. Le multe sono state pagate con i soldi di tutti gli italiani e i piazzaioli politici mentono anche su questo.

La proposta di “Allontanamento Zero”, oggi, è legge e con questo atto viene ridata dignità ai minori e ai loro genitori in difficoltà. Da qui il sostegno alla genitorialità e la chiara difesa del diritto dei bambini a crescere nella propria famiglia.

L’affido extra-genitoriale resta una ipotesi per circa il 15-20% dei minori pimontesi a rischio di provate violenze sessuali e maltrattamenti all’interno della famiglia. Gli altri possono essere seguiti sostenendo, anche economicamente, la famiglia d’origine, con programmi educativi familiari per promuovere il benessere di minori e della loro famiglia, gestiti dai servizi sociali e socio-sanitari e in collaborazione con coloro che tutelano realmente i minori e il genitore più debole.

I minori collocati nelle comunità e nelle case famiglie – con diarie che possono arrivare fino a 300 euro al giorno - costano all’ente locale tanto, a differenza dell’alternativa Allontanamento Zero, che è una tardiva risposta di civiltà, come parte della letteratura scientifica di psicologia dell’età evolutiva da anni evidenzia.

Le proteste di certe forze politiche e di certi sindaci sono incomprensibili, perché la regione Piemonte, con questa legge, cerca di mettere alla berlina il business, economico e culturale, che circonda i servizi sociali e gli affidi dei minori, che strangola il diritto minorile e il diritto familiare. La programmazione dei nuovi servizi sociali, inoltre, fa risparmiare alla regione svariate decine e decine di milioni all’anno e garantisce ai minori in difficoltà e alle loro famiglie una maggiore serenità e un possibile benessere.

Complimenti assessore e giunta regionale per la tenacia nel tutelare i minori da istituzioni che, in nome del superiore interesse, purtroppo, spesso sono stati e, in molte regioni lo continuano ad essere anche oggi, i loro aguzzini. C’è da auspicare che il parlamento intervenga in modo approfondito sull’affido extrafamiliare dei minori in difficoltà e sull’affido nelle separazioni, garantendo a tutti le pari opportunità genitoriali e il diritto a vivere con ambedue i genitori. Nel frattempo, come il Piemonte insegna, gli enti locali possono fare molto per aiutare il genitore in difficolta ed emarginato dalla società e per il pieno rispetto dei diritti dei minori e per il corretto funzionamento dei servizi socio-sanitari, ma ci ricorda che lo Stato non può stare a guardare.

Bibbiano esiste in tante realtà italiane, ancora oggi, purtroppo.

 

Ubaldo Valentini
Presidente Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori (aps) –
tel. 347.65004095, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., genitoriseparati.it

 

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