Diverticolosi e diverticolite, malattia del benessere: diagnosi e trattamento

La Salute su Aostaoggi.it - a cura del dott. Franco Brinato

diverticolite

La diverticolosi è un'affezione di notevole interesse in campo gastroenterologico, molto frequente nella popolazione dei paesi occidentali industrializzati, dove tende a colpire maggiormente gli individui delle età più avanzate. Tuttavia, alcuni studi più recenti hanno evidenziato un range di prevalenza del 629% in giovani adulti (<40 anni). La causa è una dieta sempre meno ricca di fibre.

Cosa sono i diverticoli e perché si formano

I diverticoli sono piccole estroflessioni a forma di sacco che insorgono lungo le pareti dell'intestino per un indebolimento dello strato muscolare del colon provocato da un aumento della pressione all'interno dell'intestino e alla conseguenza deformazione della parete intestinale nei punti dove la parete è più debole. Quando il diverticolo si infiamma si parla di diverticolite o malattia diverticolare. La principale causa dell'aumento della pressione intestinale è legato al transito delle feci attraverso il colon che se difficoltoso o rallentato, come nel caso della stitichezza, concorre a determinare la diverticolosi. La diverticolosi interessa tutto l'intestino ma è più frequente nel grosso intestino, cioè il colon.

La diverticolite è un processo infettivo causato dal ristagno delle feci e l'accumulo di particelle di cibo all'interno dei diverticoli con conseguente moltiplicazione dei batteri presenti nell'intestino che trovano all'interno dei diverticoli l'habitat ideale per la moltiplicazione.

Quali sono i sintomi

I diverticoli da soli non creano disturbi e la loro presenza è spesso scoperta da indagini radiologiche dell'apparato digerente o dalla colonscopia eseguiti dal medico per altri motivi. Cosa diversa se i diverticoli si infiammano: in questo caso compaiono i sintomi quali crampi e dolori addominali soprattutto nella parte sinistra dell'addome in basso in corrispondenza del sigma, la parte finale del colon (tratto sigmoideo, maggiormente sede di diverticoli a causa della maggiore pressione intestinale). Altri sintomi sono sensazione di gonfiore, aumento dei gas con meteorismo, nausea e vomito, a volte febbre, alterazione della funzione intestinale con stipsi alternata a diarrea, emissione di sangue con le feci. Questi sintomi sono confusi con altri disturbi intestinali come la sindrome del colon irritabile e spesso sottovalutati dal soggetto.

diverticolite

Complicanze della diverticolite

Sottovalutare i sintomi e ritardare la diagnosi di diverticolite può portare a conseguenze gravi. Infatti un processo infiammatorio del colon può estendersi a strutture vicine e determinare ascessi (sacche ripieni di pus) che possono rompersi e formare fistole (anomale comunicazione tra la parete intestinale e un organo vicino come la vescica o la cute). Possono verificarsi anche emorragie con emissione di sangue nelle feci e occlusione intestinale per la formazione di tessuto infiammatorio nel lume intestinale. Nei casi più gravi, per fortuna rari, si può verificare una perforazione della parete intestinale che spesso si complica con una peritonite e rischio di sepsi, un infezione generalizzata che mette a rischio la vita.

La diagnosi

La diagnosi si basa sui sintomi lamentati dal soggetto. L'RX diretta dell'addome con mezzo di contrasto, la colonscopia e la tomografie assiale computerizzata dell'addome conosciuta come TAC sono esami che possono confermare la diagnosi e mettere in luce la presenza di diverticoli e il processo infiammatorio a loro carico (diverticolite), l'eventuale presenza di lesioni della parete intestinale e di restringimenti del lume intestinale. Spesso questi esami sono eseguiti per ragioni diverse, come ad esempio durante programmi di screening per i tumori dell'intestino, patologia frequente in Italia, infatti la diagnosi di diverticolosi è molto spesso occasionale.

La colonscopia e l'RX addome con mezzo di contrasto sono sconsigliati nella fase acuta della diverticolite per il rischio di perforazione intestinale. In questi casi l'esame ideale è la Tac addome che risulta esame ideale per una corretta diagnosi differenziale e valuta il grado di gravità della malattia e la gestione del trattamento.

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Il trattamento

La diverticolite è un processo infettivo ed una adeguata terapia antibiotica associato al riposo intestinale, con restrizione nella dieta di fibre e sostanze irritanti, in genere riescono a controllare i sintomi e prevenire le complicanze della diverticolite. Oltre agli antibiotici, possono essere indicati farmaci che aiutano a controllare il dolore e lo spasmo colico. Al superamento di un episodio di diverticolite è possibile introdurre progressivamente le fibre nella dieta.

Negli ultimi dieci anni in associazione alla terapia antibiotica l'uso dei probiotici, prodotti a base di batteri vivi, se somministrati in adeguate concentrazioni, hanno dimostrato una efficacia in termine di guarigione e di prevenzione dell'infiammazione dei diverticoli.

Per le forme complicate o nel caso di frequenti episodi di diverticolite, è possibile prendere in considerazione l'intervento chirurgico che consiste nella resezione della parte dell'intestino malato o il drenaggio di un ascesso oppure la colostomia temporanea. In questo caso il colon viene fatto sfociare all'esterno attraverso la parete addominale , per dare tempo alla parte malata del colon di guarire senza avere contatto con le feci contaminate. A guarigione avvenuta è necessario un secondo intervento per ripristinare il normale passaggio intestinale.

Prevenzione

Lo stile di vita è estremamente importante per prevenire la diverticolite e le complicanze. Una dieta bilanciata con un buon apporto di fibre vegetali e un abbondante assunzione di acqua che riduce la consistenza delle feci e ne facilita il transito intestinale è la prevenzione più efficace.

Alimenti da evitare

Si sconsiglia assunzione di vegetali come carciofi, legumi, frutta secca, fragole e kiwi e fichi, che lasciano all'interno dell'intestino fibre e sostanze indigerite che facilmente raggiungono i diverticoli facilitando l'infiammazione.Bisogna inoltre evitare spezie piccanti, tè, caffè, cioccolata, alcol e cibi grassi perché possono irritare l'intestino e favorire l'infiammazione dei diverticoli. Infine anche l'attività fisica regolare, come lunghe passeggiate dopo i pasti, favorisce la motilità intestinale previene la stitichezza e quindi la diverticolosi.

 

dott. Franco Brinato
specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e Medicina Termale e dirigente medico di Medicina d'Urgenza e Pronto soccorso

 

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