Antibiotici, in Valle d'Aosta uno dei più bassi consumi sul territorio

I dati in vista della Giornata europea sull'uso consapevoli degli antibiotici e contro l'antibiotico-resistenza

Sabato 18 novembre ricorre la Giornata europea sull'uso consapevoli degli antibiotici. L'iniziativa intende sensibilizzare la popolazione contro l'abuso di queste sostanze: un uso inappropriato, infatti, contribuisce a sviluppare la cosiddetta

La Valle d'Aosta aderisce a questa Giornata tramite l'assessorato regionale della Sanità. In una nota, l'assessorato fa il punto della situazione.

I dati del primo semestre 2023 posizionano la Valle d'Aosta al secondo posto tra le regioni per minore propensione all'uso territoriale. "Nonostante il posizionamento favorevole, la prescrizione territoriale è sensibilmente cresciuta rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un incremento delle dosi distribuite del 30%". Un effetto legato alla pandemia da Covid-19, spiega l'assessorato.

In ambito ospedaliero, l'antibiotico-resistenza calcolata per il Parini di Aosta è del 4% rispetto ad una media italiana del 6,5%. "Un risultato ottenuto - dice ancora l'assessorato - grazie alle regolari azioni di bonifica degli impianti e di sorveglianza delle acque potabili e a tutte le azioni puntuali previste nel precedente Piano". Il dato in questo caso però è un po' datato: l'Agenzia europea Ecdc lo richiede ogni 5 anni e a breve saranno pubblicati quelli riferiti al 2022. Intanto l'Usl ha attivato dei percorsi specifici di formazione per medici, veterinari e operatori sanitari sull'antibiotico-resistenza.

Infine dai dati emerge che il territorio assorbe l'85% delle dosi consumate in Valle d’Aosta. Il 57% di dosi è a carico del Servizio sanitario nazionale e il 28% è acquistato privatamente. Solo il 15% è utilizzato in ospedale e, in misura minore, da parte delle strutture direttamente approvvigionate dalla farmacia ospedaliera, quali le strutture residenziali e semiresidenziali.

La Valle d'Aosta è tra l'altro in procinto di recepire il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 che riguarda sia l'ambito della salute umana, sia la sanità veterinaria e ambientale. 

Sul fronte animale, sul territorio regionale non vi sono allevamenti intensivi che utilizzano mangimi medicati, contenenti antibiotici. "Negli ultimi anni sono state svolte numerose attività anche formative per migliorare sempre più il benessere e le condizioni di salute degli animali allevati e la sicurezza degli alimenti".

In generale, la mediana regionale della DDA (strumento statistico utilizzato per misurare la quantità di antibiotici somministrata agli animali) calcolata in quasi 2.000 allevamenti è diminuita del 30% circa tra il 2021 e il 2022, passando da 3,34 a 2,44.

 

 

Clara Rossi

 

 

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