IT Wallet: come funziona il portafoglio digitale italiano e come rivoluzionerà le nostre abitudini


I portafogli digitali o digital wallet stanno rapidamente rivoluzionando il modo in cui gestiamo il denaro ed effettuiamo transazioni finanziarie, ma non finisce qui! Questi strumenti digitali offrono un modo sicuro e comodo per gestire e trasferire fondi utilizzando dispositivi elettronici come smartphone e computer, ma anche per archiviare ed utilizzare documenti di identità, carte sconto e fedeltà.

L’IT wallet, com’è stato ribattezzato nel nostro Paese, dovrebbe già entrare in vigore nel 2024. Inizialmente si parlava della possibilità che questo strumento rimpiazzasse lo Spid e la Cie, le “identità digitali” create per facilitare il rapporto tra il cittadino con la Pubblica Amministrazione, ma non è proprio così. Cerchiamo di capire cos’è e come funziona l’IT Wallet, procedendo per gradi.

Cos’è un digital wallet o portafoglio digitale

Il Digital Wallet o portafoglio digitale, in italiano, è un’applicazione o un servizio che funziona come un vero portafoglio, ma è completamente dematerializzato. Questo strumento permette, infatti, di pagare utilizzando il proprio smartphone, tablet o computer attraverso l’archiviazione di carte di credito o di debito e altri mezzi di pagamento elettronici.

Chi conosce il mondo delle criptovalute sa che il digital wallet non è certo una novità. Per scambiare criptovalute e conservarle per poterle utilizzare o rivendere in un secondo momento, infatti, è necessario un portafoglio digitale, considerando che le monete virtuali non esistono in forma fisica. Tra i migliori wallet Bitcoin, la regina di tutte le criptovalute, troviamo, ad esempio, Exodus, Metamask e ZenGo.

Dal mondo delle criptovalute al quotidiano il passo è stato breve e il digital wallet, o meglio il mobile wallet, come sarebbe più appropriato chiamarlo in questa versione, sta ormai diventando per molti un’ottima alternativa al pagamento con le carte tradizionali. Del resto, i vantaggi legati all’uso di questo strumento sono abbastanza evidenti.

Uso del mobile wallet: i vantaggi

Uno dei principali vantaggi dei mobile wallet è la praticità. Gli utenti possono memorizzare in modo sicuro le informazioni relative alle proprie carte di credito, carte di debito e altri metodi di pagamento in un'unica piattaforma digitale. Questo elimina la necessità di portare con sé fisicamente le carte di plastica e semplifica notevolmente la procedura di pagamento nei negozi fisici, non solo online.

Grazie alla tecnologia NFC (Near Field Communication), i digital wallet permettono di effettuare pagamenti contactless (“senza contatto”). Una funzionalità che consente di completare transazioni semplicemente avvicinando il proprio dispositivo al terminale di pagamento e che si è rivelata particolarmente utile durante la pandemia, quando ridurre il contatto fisico era essenziale per minimizzare le possibilità di contagio.

I mobile wallet offrono, inoltre, un livello elevato di sicurezza. Le transazioni sono crittografate e spesso prevedono l'autenticazione dell'utente, come l'utilizzo di impronte digitali o riconoscimento facciale, il che garantisce una protezione aggiuntiva contro frodi e accessi non autorizzati.

Oltre ai pagamenti, i mobile wallet consentono anche di archiviare in modo sicuro biglietti elettronici, carte fedeltà e coupon, contribuendo a ridurre l'ingombro fisico e semplificando la gestione quotidiana. Ma, come detto, non è tutto. Perché il digital wallet può anche contenere documenti d’identità e presto verrà adottato in Italia - da chi lo vorrà - per semplificare ancora di più i rapporti tra cittadino e Pubblica Amministrazione. Si chiamerà IT Wallet e sarà la nostra nuova “identità digitale”.

Cos’è l’IT Wallet

Negli ultimi mesi del 2023 si è parlato molto della possibilità che Spid e Cie possano essere rimpiazzati dall’uso di un wallet digitale, ma le cose non stanno proprio così. Infatti, il progetto potrebbe in realtà prevedere l’archiviazione dei propri documenti all’interno dell’IT wallet stesso, per poterli avere sempre con sé.

SPID è l’acronimo di Sistema Pubblico d'Identità Digitale e si tratta di un’identità digitale composta da username e password, indispensabile - almeno fino ad oggi - per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione. La CIE, invece, non è altro che la Carta Elettronica Digitale, che ha sostituito la tradizionale carta d’identità in formato cartaceo già da alcuni anni. Questi due strumenti, insieme alla tessera sanitaria, sono ad oggi indispensabili nel nostro Paese e fisicamente distinti.

Come funzionerà l’IT Wallet

L’IT Wallet è un’applicazione e funzionerà proprio come il classico portafoglio che siamo abituati ad usare, in quanto conterrà carta d’identità, tessera sanitaria e SPID, per iniziare. Più avanti, molto probabilmente, sarà possibile aggiungere ulteriori documenti, come la patente di guida, la tessera elettorale o eventuali certificati di invalidità. In questo modo, basterà avere con sé il proprio smartphone o altro dispositivo per accedere a un’infinità di servizi utili e indispensabili.

La transizione verso il digitale trainata dall’IT Wallet sarà probabilmente preceduta da una fase di sperimentazione che coinvolgerà solo alcuni utenti. Solo in un secondo momento, ma con tempistiche abbastanza strette, il sistema sarà disponibile per chiunque intenda utilizzarlo.

Secondo le stime, potrebbero essere 42,5 milioni gli italiani che useranno l’IT Wallet entro il 2025, ma non è possibile fare delle previsioni precise e ci sono alcune sfide da affrontare.

IT Wallet: le sfide da affrontare

Nonostante i numerosi vantaggi, l'adozione dell’IT presenta degli ostacoli. In Italia, potrebbero esserci delle incertezze circa l’adozione di sistemi digitali che andrebbero a rimpiazzare qualcosa di molto facile da utilizzare, come le comuni carte in plastica. Il meccanismo che regola l’uso dello SPID, inizialmente ostico da comprendere, è ormai diventato alla portata di molti. Le stime relative a novembre 2023 parlavano di 36 milioni di utenti dello SPID. Un numero che ha faticato a raggiungere tali vette, anche perché la resistenza al cambiamento è praticamente una costante in Italia. Non sarà facile, dunque, convincere i più ad adottare un’ulteriore, nuova soluzione.

Inoltre, potrebbero insorgere preoccupazioni legate alla sicurezza e alla privacy. Gli utenti potrebbero non comprendere subito che un tale sistema non solo semplificherebbe le cose - del resto si tratterebbe dello stesso utilizzato in tutta Europa - ma sarebbe anche estremamente sicuro. Il rischio di smarrimento sarebbe praticamente nullo e anche il furto sarebbe un’ipotesi piuttosto remota.

Insomma, se il 2024 segnerà o meno l’arrivo dell’IT Wallet è ancora tutto da vedere, ma è indubbio che questa rivoluzione segnerà uno step decisivo nella transizione verso il digitale e sarebbe un peccato non cogliere questa opportunità.

 

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