Marchiando bronzo gli Assoluti di atletica di Rieti

Al maschile importante 5° per Pina Barros (Calvesi) e argento nella 4x400 a Jean-Marie Robbin (Biotekna Venezia)

 

Non sfugge il podio a Eleonora Marchiando, ma la portacolori dei Carabinieri, nella finale dei 400hs degli italiani assoluti di Rieti è costretta ad accontentarsi del bronzo abdicando al titolo conquistato lo scorso anno a Rovereto. A conquistare il tricolore è stata una pimpantissima "Ayo" Ayomide Folorunso (FF.OO) che si è imposta nettamente con un prorompente 54”60. L’argento se lo è guadagnato l’altra poliziotta Rebecca Sartori con 55”43 mentre la 24enne aostana, in recupero come sua abitudine sul rettilineo finale, è riuscita a conquistare una posizione agguantando il bronzo con 55”69, crono che di fatto risulta comunque essere la sua terza prestazione in carriera.

Sartori, Folorunso e Marchiando sul podio dei 400 ostacoli
Sartori, Folorunso e Marchiando sul podio dei 400 ostacoli


La valdostana migliora nettamente il proprio stagionale correndo la terza prestazione in carriera (dopo 55”16 e 55”68 del 2021) ma ha di che rammaricarsi pagando 29 centesimi di secondo dal minimo che le avrebbe garantito la partecipazione ai mondiali di Eugene. Il giorno prima, nella batteria, Eleonora Marchiando si era guadagnata facilmente il posto in finale, risparmiandosi e correndo in 57”18, dietro alla Folorunso che chiudendo nettamente avanti (56”29) aveva dimostrato di essere in grande condizione.

Così la valdostana sulla due giorni tricolore di Rieti: «Sono contenta perché ho ritrovato belle sensazioni. Purtroppo sono fuori dai mondiali ma ho fatto il minimo per gli europei e ora gareggerò per guadagnarmi il posto».

Ad arricchire il medagliere valdostano, proprio sul finire della tre giorni tricolore, è giunto l'argento di Jean-Marie Robbin, protagonista nella 4x400 con il suo nuovo club, la Biotekna Venezia.

Pina Barros chiude non lontano dal podio dei 400 hs

Prestigioso e importante quinto posto, ancora nei 400hs, per Joao Carlos Pina Barros che domenica nella finale maschile del giro di pista con barriere dei Campionati Italiani assoluti è stato capace di un importante 51”05, nuovo limite, con un miglioramento di 13 centesimi dal personale di 51”18 e meglio del 51”28 corso il giorno prima in batteria. Grande soddisfazione per il valdostano che si è concretamente avvicinato al muro dei 50 secondi, riuscendo a chiudere non lontano dal podio, in quinta posizione, meglio del sesto posto ottenuto a Rovereto nella stessa prova tricolore del 2021. 

Il titolo nazionale è andato a Mario Lambrughi (Riccardi Milano) in 49”22, davanti a Jose Reynaldo Bencosme (Avis Barletta), argento in 49”59, mentre il bronzo è andato a Giacomo Bertoncelli (Atl Insieme Verona) con 50”40. Quarto ha concluso il primo degli atleti militari, il portacolori dell’Aeronautica, Mattia Contini che ha corso in 50”46. 

Primato personale migliorato per Silvia Gradizzi

Domenica a chiudere le prove individuali dei tricolori di Rieti era prevista la prova dei 3000 Siepi dove molto bene si è comportata la maturanda Silvia Gradizzi. La valdostana del Cus Pro Patria Milano ha concluso in decima posizione migliorando il proprio primato personale di quasi 3 secondi con 10’33”51, limando il 10’36”14 con cui si era presenta alla kermesse nazionale. Il titolo tricolore è andato a Martina Merlo (Aeronautica) vincente con 9’51”81. Ora per la valdostana si torna sui libri per chiudere con gli orali l’esame di maturità.

Sabato, per le corse, è stato tempo di batterie. Ha fatto assolutamente il suo la 400ista di Charvensod Eleonora Foudraz che nella batteria numero uno del giro di pista non ha deluso le aspettative correndo per la seconda volta sotto il muro dei 54secondi, chiudendo in 53”94 a soli 3 centesimi per primato personale. La sua positiva prova nel selezionato gruppo di iscritte ha garantito alla calvesina il 13esimo posto finale nei tricolori assoluti.

Prima della positiva prestazione nella staffetta del miglio, nella seconda dei tre giorni di gara, nei 400hs maschile non ha supera lo scoglio della batteria dei 400hs Jean-Marie Robbin, tesserato da quest’anno per la società veneziana dell’Atletica Biotekna. Il 24enne di Valpelline, a cui è toccata la scomoda prima corsia, non è riuscito a conquistare il pass per la finale, chiudendo in 13esima posizione con il tempo di 52”71.

Corinne Challancin impegnata nei concorsi

Unica valdostana impegnata nei concorsi Corinne Challancin che ha concluso portando a casa la decima posizione nel salto triplo dei tricolori assoluti. La saltatrice valdostana, tesserata per l’Atletica Firenze Marathon, non è riuscita ad esprimere in pedana tutto il suo potenziale. Un piazzamento, il decimo, che le ha precluso i salti di finale e nelle tre opportunità a sua disposizione, con vento sempre contrario alla rincorsa, il suo percorso è stato di costante progresso sopra il muro dei 12mt: 12m01 in apertura, 12m13 nel secondo salto e 12m23 nella prova conclusiva, prestazioni che l’hanno però tenuta lontana dai suoi migliori salti stagionali che le avrebbero garantito certamente qualcosa in più. 

Le staffette

Staffetta d'argento

In chiusura della tre giorni, le staffette del miglio. Elisabetta Munari, Martina Mladenic, Veronica Pirana e Eleonora Foudraz hanno concluso al settimo posto con un comunque positivo 3’46”59 che migliora il tempo con il quale si sono presentate a questo importante appuntamento assoluto.

A seguire, e concludere ufficialmente l’edizione 112 maschile e 93 femminile dei tricolori assoluti su pista la 4x400 maschile dove era schierato dopo l’ottimo quinto posto nei 400hs Joao Carlos Pina Barros terzo frazionista con i compagni Riccardo Bagaini al lancio, Nicolò Beneforti e Mattia Rodà Savoini. Per il quartetto Calvesi, inserito nella prima serie, è giunta la decima posizione finale con il tempo di 3’19”08. 

Festeggia una medaglia, questa volta di argento, Jean-Marie Robbin con il team della Biotekna Venezia. Il valdostano si è rifatto della prova sottotono dei 400hs e preso il cambio dal compagno Alessandro Franceschini ha gestito un giro di pista ad alta intensità avvicinando i favoriti del Cus Pro Patria Milano e cambiando in seconda posizione. Il 24enne di Valpelline ha passato il testimone a Emanuele Grossi e a chiudere, rintuzzando l’attacco della Riccardi Milano ci ha pensato Pietro Pivotto che ha rosicchiato centesimi agli universitari meneghini senza però riuscire a sopravanzarli. Alla fine, con un gran tempo, campioni d’Italia con 3’06”42 è il quartetto del Cus Pro Patria Milano, argento alla Biotekna con 3’07”60, bronzo all’Atl Riccardi Milano con 3’08”07.

 

 

redazione

 

 

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