Il 24 maggio ad Aosta evento conclusivo di un progetto anti-bullismo con possibilità per il pubblico di avvicinarsi all'aikido, al karate e al krav maga
Sarà la palestra di via Volontari del Sangue di Aosta a ospitare il prossimo 24 maggio il Festival delle Arti Marziali, la cui prima edizione è stata presentata oggi in conferenza stampa.
La manifestazione patrocinata dal Comune di Aosta è l'evento conclusivo del progetto "Disinneschiamo il bullismo con le arti marziali", realizzato dall'asd Aikido Valle d'Aosta. Coinvolgerà quattro scuole, circa ottanta studenti delle scuole superiori, e proporrà un intero pomeriggio dedicato al pubblico.
«Le arti marziali - ha affermato capo di Gabinetto, Fabio Molino, in conferenza stampa - non applicano la loro disciplina al solo esercizio fisico, ma sono una palestra che consente di trovare una sintesi bilanciata tra i movimenti e le emozioni. Connettono infatti tre elementi che compongono l’individuo: corpo, mente e spirito, sottoponendoli ad un esercizio continuo e favorendo la loro progressiva armonizzazione, accentuando quindi la capacità nei giovani di gestire in maniera consapevole i propri comportamenti e le loro reazioni».
La prima parte del Festival sarà dedicato alle scuole. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15 e fino alle 18, l'evento sarà aperto al pubblico e darà la possibilità di avvicinarsi gratuitamente all'Aikido (con le due scuole Yujo Aikido e Yomi Shin Tai), al Karate (con Dojo Kun Karate Bruno Politano) e al Krav Maga (con Tora Kai) e assistere all'esibizione delle quattro scuole di arti marziali.
«Possono partecipare tutti semplicemente presentandosi nella palestra di via Volontari del Sangue», ha spiegato Rocco Foti, Maestro 4° Dan di Aikido e referente del progetto "Disinneschiamo il bullismo con le arti marziali". Prosegue Foti: «Ci piace l'idea di dare la possibilità a tutti di provare le diverse discipline e scuole, perché le arti marziali "ti si vestono addosso", e ognuno troverà quello che sta cercando. Abbiamo aperto al Krav Maga anche se non è un’arte marziale perché vedo molti punti in comune con l’Aikido».
E.G.
