Docenti e commercianti promuovono una petizione da depositare in Consiglio Valle
AOSTA. Impoverimento dell'offerta formativa, allontanamento dai poli culturali, problemi logistici: queste alcune delle conseguenze del trasferimento del liceo Regina Maria Adelaide di Aosta in regione Tzamberlet secondo una petizione contraria allo spostamento.
Il documento, firmato da 1.391 cittadini, è stato presentato da un gruppo di docenti e commercianti di via Torino che lo consegneranno all'Ufficio di presidenza del Consiglio Valle. Con questo passaggio i promotori sperano di convincere il governo regionale, tramite l'assemblea, a rivedere almeno una parte della riorganizzazione delle scuole superiori che prenderà vita già dal prossimo anno scolastico e coinvolgerà buona parte delle istituzioni scolastiche di secondo grado del capoluogo.
Il trasferimento del liceo da via Torino è vissuto con apprensione non soltanto da chi, nella scuola, opera direttamente. L'allontanamento di centinaia di studenti in un'altra parte della città preoccupa i commercianti della via che già oggi lamentano un calo di affari causato dai parcheggi diventati a pagamento.
I docenti avvertono del rischio di un impoverimento dell'offerta formativa e puntano il dito anche contro i costi dell'operazione. La scuola polmone costerà «25 milioni di euro» contro i «6 milioni stimati» per la ristrutturazione del Regina Maria Adelaide, edificio ad oggi destinato alla dismissione e senza alcuna indicazione sul futuro utilizzo.
C.R.