Lavoratore licenziato alla Cas, Rsu proclamano lo stato di agitazione

Lavoratore licenziato alla Cas, Rsu proclamano lo stato di agitazione

 

La replica dell'azienda: "la Cas punta sulle risorse umane"

AOSTA. Le Rsu Cogne Acciai Speciali insorgono contro il licenziamento di un lavoratore "per soppressione di posto di lavoro" e proclamano lo stato di agitazione.

"E' una motivazione per noi inaccettabile", scrivono in una nota chiedendo alla Cas di revocare il licenziamento e trovare una soluzione alternativa per l'impiegato. "Un'azienda con le dimensioni della Cogne - affermano - può individuare una collocazione alternativa, evitando di fare scelte di una tale pesantezza". Secondo le Rsu "tutto il personale deve essere valorizzato".

Lo stato di agitazione è stato deciso "per evitare una pericolosa escalation di licenziamenti "facili" che possono toccare qualsiasi lavoratore".La replica dell'azienda non è tardata ad arrivare. "Restiamo senza dubbio basiti di fronte al comunicato delle RSU" dichiara l'ad Monica Pirovano rivendicando l'impegno della Cas nell'"investire sulle risorse umane". L'atteggiamento delle Rsu, avverte Pirovano, "non favorisce di certo la trattativa in corso tra l'azienda, il lavoratore e il suo sindacato".

L'amministratore delegato dell'azienda snocciola quindi una serie di numeri: "nel 2015, 42 dipendenti sono passati da un rapporto di lavoro somministrato a un rapporto diretto con la Cogne; sempre nel 2015, 32 contratti a tempo determinato sono stati trasformati a tempo indeterminato; alla fine di questo mese di marzo prorogheremo 37 contratti a termine; da maggio 2015 sono stati attivati 20 tirocini Garanzia giovani e già due di questi sono stati trasformati in contratti diretti con l'azienda. Nel 2015 non è stata operata nessuna soppressione di posto di lavoro. A questo si aggiungono 300 mila euro destinati alla formazione obbligatoria e “ordinaria”. Infine non bisogna dimenticare il progetto polivalenza elaborato in accordo con le OOSS che partirà nelle prossime settimane e per il quale saranno investiti altri 360 mila euro" e rivolto a 90 persone.

"Questi dati, da soli, credo esprimano in modo inequivocabile quanto la Cas punti sulle sue risorse umane, che considera un patrimonio fondamentale per affrontare le nuove sfide del mercato dell'acciaio" conclude Pirovano.

 

Clara Rossi

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