«La Valle d'Aosta sia pioniera in Italia nella ricerca di zone libere da i campi elettromagnetici»
Fermare le antenne del segnale 5G sul territorio della Valle d'Aosta e avviare un dibattito sull'elettrosmog: alcune delle richieste che il comitato "Valle d'Aosta - 5G, Salute e Ambiente" ha presentato nei giorni scorsi al Consiglio regionale.
I rappresentanti del comitato hanno partecipato la scorsa settimana ad una audizione in terza e quinta Commissione consiliari testimoniando le preoccupazioni per la diffusione della tecnologia di quinta generazione. Attraverso alcuni studi sull'elettrosmog e la pericolosità delle onde a radiofrequenza, il Comitato ha chiesto alla politica valdostana di intervenire sull'argomento.
Quattro le proposte operative concrete presentate dal comitato alle Commissioni, a partire dalla sospensione dell'installazione delle antenne 5G «in attesa dell'imminente riclassificazione della pericolosità dei campi magnetici e della conseguente revisione dei limiti di legge». Altre due richieste sono l'avvio di un dibattito sull'argomento organizzando una conferenza tra esperti a favore e contrari il 5G, coinvolgere le scuole con progetti sui rischi di un uso esagerato del cellulare. Infine il comitato chiede che la Valle d'Aosta «sia pioniera in Italia nella ricerca di zone libere da i campi elettromagnetici (es villaggi abbandonati in montagna) in modo da avviare la progettazione di gruppi di abitazioni liberi dalle radiofrequenze che potrebbero poi essere abitati dalle persone che soffrono di elettrosensibilità».
E.G.