Siccità, CVA: a giugno incrementato il rilascio d'acqua dagli invasi in Valle d'Aosta

Verso il Po 41 milioni di m3 d'acqua in un mese. 'La Dora Baltea sta garantendo il maggior apporto tra tutti gli affluenti'

 

Dora Baltea

Il gruppo CVA comunica di aver incrementato il rilascio di acqua dai principali invasi gestiti in Valle d'Aosta con l'obiettivo di «calmierare, nel limite delle proprie possibilità, l'emergenza idrica che sta interessando il nord Italia».

«Di concerto con gli organi preposti della regione Valle d'Aosta - che è socio unico della società, per il tramite della Finanziaria regionale - la soglia di rilascio dei grandi invasi nel mese di giugno 2022, è stata portata al 75%», fa sapere in una nota il gruppo. Si tratta del «massimo rilascio tecnicamente possibile al fine di evitare un danno sia al sistema produttivo idroelettrico sia al sistema di regolazione della rete di trasmissione nazionale», con un aumento del 30% rispetto al giugno dello scorso anno.

«A testimonianza di questo apporto ampissimo, si evidenzia, come emerso recentemente nella riunione tecnica del Distretto del Po, che la Dora Baltea è il fiume che sta garantendo il maggior apporto tra tutti gli affluenti», sottolinea ancora la società.

Quest'anno i bacini idrici di CVA registrano «un livello d'invaso inferiore di oltre il 40% rispetto al 2021», ma hanno comunque consentito di far defluire oltre 41 milioni di metri cubi d'acqua verso il Piemonte nel solo mese di giugno. Questa situazione «dimostra la chiara volontà del Gruppo di contemperare le esigenze ambientali con quelle industriali», conclude CVA.

 

 

C.R.

 

 

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