Il comitato per la salvaguardia del vallone annuncia: ci prepariamo a resistere con ogni mezzo
"Una dichiarazione di guerra all'ambiente e al bilancio regionale". È netta la presa di posizione del Comitato per la salvaguardia di Cime Bianche riguardo all'inserimento nel Defr dell'avvio dell'iter della fattibilità tecnico-economica per il collegamento intervallivo.
"Al momento - sottolinea il Comitato -, non esiste nessun parere definitivo, sulla fattibilità o meno, dal punto di vista legale, del collegamento e lo studio commissionato dalla società Monterosa evidenzia, a prescindere dalle cinque alternative funiviarie contemplate, una inevitabile sovrapposizione con un ecosistema incontaminato e intatto (il Vallone delle Cime Bianche) e con una zona sottoposta a precisi vincoli normativi, a livello comunitario, nazionale e regionale (la ZPS “Ambienti Glaciali del Gruppo del Monte Rosa”, IT1204220)". Il costo finora stimato, ricorda, è di almeno 150 milioni di Euro.
Il Comitato si dice pronto ad intraprendere le vie legali e spiega di aver già affidato un incarico per un parere di precontenzioso. "Ci prepariamo a resistere con ogni mezzo necessario, quello giudiziario sarà solo uno degli strumenti, questa è una battaglia culturale e politica".
Clara Rossi