Legambiente contro la strada al Col Ranzola: 'denaro pubblico per rovinare la montagna'

L'associazione esprime «forti perplessità» sul progetto da quasi 3 milioni di Euro 

Un «ennesimo spreco di denaro pubblico per rovinare la montagna». Legambiente Valle d'Aosta commenta il progetto di un collegamento intervallivo stradale tra la valle di Gressoney e Ayas attraverso il Col Ranzola. E annuncia battaglia.

L'intervento da 2,9 milioni di euro è finanziato dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane e prevede di riqualificare la strada. Una strada che però, afferma Legambiente, non esiste. «Eppure - evidenzia l'associazione - nella delibera che investe circa tre milioni di euro di soldi pubblici per creare un collegamento intervallivo tra la Valle di Gressoney e quella di Ayas, presumibilmente con enormi muri di sostegno per i tornanti necessari a superare la pendenza, è proprio scritto così: "riqualificazione" della strada del Col Ranzola. Non è un modo onesto di usare le parole! Ma a questo siamo abituati: ormai non c’è scempio che non sia garantito “sostenibile”».

Il progetto di collegamento interviene su «crinali geologicamente fragili» e «consisterebbe nella realizzazione di un tracciato in gran parte nuovo, lungo circa 6 km, volto a collegare le due poderali già esistenti» a Estoul e Weismatten. «Non comprendiamo - prosegue Legambiente - come un tracciato poderale che attraversa zone fortemente acclivi e instabili possa fungere da via di fuga in caso di calamità naturali. È anche difficile ravvisare la tanto sottolineata valenza ciclabile di questo collegamento» poiché in quella zona «non ci pare che l'offerta sia carente. E non ci pare che questo ennesimo itinerario per mountain bike, tre milioni di euro del FOSMIT (cospicuo fondo statale per lo sviluppo delle montagne italiane), sia un buon investimento».

Conclude l'associazione: «In attesa di poter sviluppare osservazioni puntuali sulla proposta di tracciato, che sappiamo con certezza toccherà aree naturali di pregio, con riconosciuta valenza storica e archeologica, segnaliamo che la somma di denaro pubblico stanziato, in un periodo di contrazione continua di servizi essenziali, e le motivazioni a sostegno di questa scelta sollevano forti perplessità».



Clara Rossi

 

 

Pin It

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 

-  STRUMENTI
app mobile

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075