Grido d'allarme degli allevatori valdostani: il settore è in crisi

"Contributi in ritardo di anni e fondi europei gestiti in modo inefficiente"

pascoloAOSTA. Un tavolo tecnico sarà istituito per approfondire la situazione del settore zootecnico in Valle d'Aosta. La decisione è stata concordata durante le audizioni di questa mattina dei rappresentanti degli allevatori in Commissione consiliare Assetto del territorio.

«L'incontro è stato molto proficuo - ha riferito il presidente della Commissione, Luca Bianchi (Uv) - e si è svolto in un clima collaborativo, convinti come siamo, politici e allevatori, della necessità di fare autocritica per risolvere le criticità che ruotano intorno a questo settore, sia sotto il profilo dei pagamenti delle misure del Piano di sviluppo rurale sia dal punto di vista della qualità delle produzioni».

Il tavolo tecnico, ha spiegato Bianchi, consentirà di approfondire i temi discussi oggi e «valutare se ci sono i tempi, entro la fine della legislatura, di dare risposte alle aziende agricole».

Presidio sotto Palazzo regionale

Le audizioni sono state accompagnate da un presidio di un centinaio di allevatori e agricoltori che, accompagnati dallo slogan «siamo lavoratori, non siamo dei mantenuti», si sono radunati in mattinata in piazza Deffeyes per denunciare le difficoltà vissute negli ultimi anni. Difficoltà che vengono acuite dalla «gestione inefficente dei fondi europei», come si legge nel volantino di Arev e Mouvement Montagne distribuito in piazza.

L'erogazione dei fondi «in Valle d'Aosta è in grave ritardo e «l'idea che gli agricoltori valdostani chiedano troppo è distorta e fuorviante», affermano. Lo stato di avanzamento del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 è tra i più bassi d'Italia, inferiore al 10 per cento. Gli agricoltori valdostani non percepiscono i contributi spettanti dal 2015, ma continuano a fare il loro lavoro e a presidiare il territorio portando avanti gli impegni presi». Di questo passo la regione rischierebbe di perdere 13 milioni di euro di fondi europei già stanziati. «Un'altra opportunità persa - spiegano - che riguarda tutta l'economia valdostana».

Arev e Mouvement Montagne hanno avviato una raccolta firme. Urge «una rapida soluzione che causano i ritardi nell'erogazione dei fondi», spiegano. Sono necessarie inoltre la «riorganizzazione del sistema di gestione amministrativa delle erogazioni in vista del prossimo Psr» e la «messa in campo di tutte le competenze necessarie per la stesura del nuovo Psr in costante confronto con le associazioni di categoria».

 

Elena Giovinazzo

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