Sicurezza, nuove auto tecnologiche in dotazione alla polizia di Aosta


Arriva a conclusione il progetto Mercurio: controlli più veloci su veicoli e conducenti per aumentare la sicurezza del territorio

pattuglia

AOSTA. La Questura di Aosta ha a disposizione cinque nuove auto dotate della tecnologia "Mercurio" grazie ad un procotollo di intesa che coinvolge il Ministero dell'Interno, la Presidenza della Regione e la società Sitrasb.

I dettagli dell'iniziativa sono stati presentati ieri nella sala Ducale del Municipio di Aosta. Il protocollo, ha spiegato il direttore nazionale dei servizi di controllo del territorio della polizia Maurizio Vallone, «arriva a conclusione con l’acquisto di 5 macchine cablate con "Mercurio" per integrare il sistema di controllo del territorio. Ancora Vallone: «Ci rendiamo conto che la sensibilità dei cittadini riguardo la percezione della sicurezza è inversamente proporzionale ai dati sulla criminalità. Anche se i reati calano, nel momento in cui il reato avviene, incide sulla sensibilità delle persone e sulla sicurezza. Occorre quindi prevenire il reato».

Il progetto Mercurio è stato sperimentato con successo nelle regioni Calabria, Campania, Sicilia e Puglia ed è poi arrivato nel centro Nord fino a diventare strumento vitale per la riduzione dei tempi di risposta e per un celere e più organizzato supporto da parte delle centrali operative alle volanti. I supporti tecnologici di cui le volanti sono dotate con "Mercurio" permettono di avere un filo diretto con i database di identificazione, ciò fa sì che si possano avere in pochi minuti dal fermo di un’auto tutte le informazioni relative al conducente, informazioni che in precedenza per arrivare attraverso altri canali, prevedevano anche quaranta minuti di attesa prima dell’identificazione. La telecamera installata nelle vetture cablate permette l'invio alle centrali delle immagini utili al riscontro di targhe, auto rubate e perfino di quelle con polizza assicurativa scaduta. I dati ci parlano di oltre quarantamila auto rubate e recuperate e di un incremento pari a dieci volte il numero delle vetture controllate prima dell’arrivo del sistema "Mercurio". Inoltre la connessione con le centrali operative attraverso un tablet dedicato sulle volanti, permette di poter intervenire sulle stesse in supporto e coordinamento nelle situazioni di emergenza in modo più mirato e veloce.

Intervenendo sui temi della prevenzione e della sicurezza, il presidente della Regione Laurent Viérin ha spiegato che «stiamo lavorando attivamente per coprire il nostro territorio dal punto di vista della sicurezza anche con l’ausilio delle tecnologie. Abbiamo investito tanto negli snodi principali e copriremo tutto il territorio. Essendo un territorio con un esiguo numero di popolazione ma con un grande traffico, essendo zona di confine, sentiamo una grande responsabilità per quanto ci riguarda. Siamo cerniera tra la Svizzera, la Francia e il resto del territorio italiano. Oggi essere in grado di controllare gli accessi di una comunità ed i valichi internazionali è fondamentale per il lavoro che andranno a fare le forza dell’ordine, come lo è che si possa vivere in una comunità come la nostra in modo sereno, civile e soprattutto sicuro».

Per il Sindaco, Fulvio Centoz, «la questione sicurezza è importante per il cittadino tanto quanto per l’amministrazione locale, e questo è un progetto fatto di sinergie, nello specifico il comune ha installato più di 100 telecamere sul territorio e quello che è stato fatto di recente è costruire una rete con cui poter visionare direttamente dalla Centrale operativa del Comando di Polizia Locale le immagini e poter quindi reperire anche dati che prima dovevano essere recuperati altrove con dispendio di tempo e risorse. Il passaggio ulteriore che stiamo cercando di portare a compimento con la questura, è quello di poter estendere la visione delle immagini di queste telecamere alla questura stessa ma, ci auguriamo, anche alle altre forze dell’ordine, questo ci permetterebbe di avere un occhio immediatamente disponibile da parte della polizia».

 

Adriana Guzzi

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