Coronavirus, l'Italia è zona protetta: evitare gli spostamenti e limitare i contatti sociali

In vigore il DPCM del 9 marzo con misure senza precedenti per contenere la diffusione del virus Covid-19

 

Giuseppe Conte

AOSTA. Evitare ogni spostamento in tutte le regioni italiane, divieto di assembramenti in luoghi pubblici o aperti, blocco di tutte le le manifestazioni sportive incluso il campionato di calcio: sono le disposizioni in vigore da oggi fino al 3 aprile contenute nel decreto che il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha firmato nella serata di ieri, 9 marzo.

Il provvedimento per contenere la diffusione del virus Covid-19 trasforma in "zona protetta" tutta la nazione ed estende le misure del decreto dell'8 marzo alla Valle d'Aosta ed al resto del territorio italiano a cominciare dall'evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dalle regioni ed all'interno delle stesse se non per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute. 

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Sono inoltre vietati gli assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico; sono sospesi gli eventi sportivi (incluso il campionato di calcio); lo sport e le attività motorie svolti all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro; le stazioni sciistiche sono chiuse; le scuole sono chiuse. Bar e ristoranti possono operare dalle 6 alle 18 con l'obbligo di far rispettare la distanza di almeno un metro e le altre attività commerciali devono ugualmente evitare l'assembramento di persone. 

I centri commerciali e le grandi e medie strutture di vendita sono chiusi nelle giornate festive e prefestive. I congedi ordinari del personale sanitario e
tecnico sono sospesi; impianti sportivi, palestre, centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi devono sospendere le attività. Sospese anche le prove d'esame per la patente e le procedure concorsuali pubbliche e private.

«I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e ahimè anche delle persone decedute», ha dichiarato il presidente Giuseppe Conte poco prima di firmare il decreto. «La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora. Ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti».

In Italia il numero di casi positivi di Coronavirus si avvicina a quota 10.000. Sono 724 le persone guarite, 463 quelle decedute. La Valle d'Aosta conta 15 casi, 4 dei quali ricoverati in ospedale.

Nella nostra regione musei, castelli e siti culturali hanno chiuso già da alcuni giorni. Chiudono anche i centri traumatologici nelle località sciistiche. Il Difensore civico annuncia che l'accesso agli uffici potrà avvenire esclusivamente su appuntamento

Vedi anche:
DPCM del 9 marzo 
DPCM dell'8 marzo

 

Clara Rossi



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