Valentini: i contributi al genitore collocatario siano considerati un anticipo delle somme dovute dall'ex coniuge
AOSTA. Le leggi regionali sulle misure anticrisi, pur prevedendo contributi per le famiglie con figli, si dimenticano del genitore non collocatario nel caso di coppie separate: lo afferma in una nota l'associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori.
"La recente legge regionale n. 5 del 21 aprile 2020 dispone i finanziamenti pubblici per la famiglia e i figli, ma i consiglieri regionali si sono dimenticati che i figli sono mantenuti da due genitori e, nelle separazioni, prevalentemente se non esclusivamente, da uno solo, soprattutto in Valle d’Aosta, dove il 65% delle famiglie non è convivente", afferma il presidente dell'associazione Ubaldo Valentini. "Gli innumerevoli soccorsi economici statali attraverso gli enti locali, come i buoni spesa per il nucleo familiare, quindi anche per i figli, e regionali" sono "elargiti al nucleo familiare in cui vivono prevalentemente i figli, cioè presso la madre perché il padre sarebbe, a dire dei politici regionali, uno estraneo", aggiunge Valentini.
Secondo il presidente dell'associazione il pacchetto di misure anticrisi "non prende minimamente in considerazione che le somme destinate ai figli (in denaro, ma anche in servizi e bonus) e versate alla madre collocataria devono, per il 50%, essere vincolate come anticipo delle somme (mantenimento e spese straordinarie) che il padre mensilmente è obbligato a versare alla stessa madre".
Durante questa emergenza, in cui il lavoro è fermo e molti sussidi ancora non sono stati erogati, "la quasi totalità dei genitori separati non può chiedere nemmeno la revisione momentanea dell'assegno di mantenimento e delle spese straordinarie, perché privi di risorse finanziarie per pagarsi il legale e le spese di giustizia", aggiunge ancora Valentini. In questo contesto la politica "deve e può prevedere un patrocinio a proprie spese perché questi genitori rischiano tantissimo, anche penalmente". Allo stesso tempo "i politici, poiché i soldi sono di tutti i cittadini, possono e devono richiedere chiaramente un severo controllo sui redditi del genitore collocatario".
redazione