Casinò, soddisfazione della Regione per la sentenza sul maxi risarcimento

La richiesta respinta di 43 milioni di euro di risarcimento fa ben sperare per il secondo concordato

 

Casinò di Saint-VincentAOSTA. Con la recente sentenza della Corte di Appello di Torino sulla maxi richiesta di risarcimento del gruppo Lefebvre, il Casinò di Saint-Vincent tira un sospiro di sollievo. E, con lui, anche la Regione.

La vicenda, nata nel 1995, riguarda l'affitto di parcheggi e magazzini ed è legata al passaggio di gestione dal privato al pubblico. Due società del gruppo, Sitmar (ex Sitav) ed Elle Claims, chiedevano più di 43 milioni di Euro. Il contenzioso è stato rimandato dalla Cassazione in Appello dove i giudici lunedì scorso hanno bocciato le pretese.

"Dopo circa 25 anni di vicende giudiziarie, con questo grado di giudizio si conferma l'andamento generale delle precedenti sentenze. La Regione non può che prendere con soddisfazione l'esito della causa", ha detto l'assessore Luciano Caveri, competente per le partecipate regionali, commentando la sentenza. 

La notizia è importante soprattutto perché "viene meno quella richiesta di 43 milioni che era stata presentata anche per il secondo concordato" della casa da gioco, soldi che adesso "non sono più sul tavolo" e che abbassano di molto la somma complessiva chiesta dai creditori.

Alla società Elle Claims sono stati riconosciuti circa 275mila Euro "che si contano di compensare", ha spiegato Caveri. Elle Claims dovrà infatti provvedere al rimborso delle spese processuali, oltre 600.000 Euro. La società però ha sede a Madeira e questo "rende difficile recuperare questo denaro", ha affermato l'assessore Caveri.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Regine Erik Lavevaz. "Questa lunga e complessa vicenda giudiziaria non è certo giunta a conclusione, ma questa sentenza rappresenta un punto importante perché la Casinò de la Vallée Spa è stata ritenuta totalmente indenne da ogni pretesa".

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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