Messaggi di solidarietà alla Cgil dopo l'assalto alla sede

Lavevaz: «un gravissimo episodio che nulla ha a che fare con il nostro sistema democratico»

 

Cgil

Diversi messaggi di solidarietà sono giunti alla Cgil dopo l'assalto subito dalla sede di Roma a margine di una manifestazione contro il green pass, sabato scorso.

Si è trattato di «un gravissimo episodio che nulla ha a che fare con il nostro sistema democratico, costruito con impegno nei decenni grazie a un confronto serio e articolato: è quel modello che è stato vergognosamente preso di mira, attraverso un’azione fuori dal tempo sobillata da estremismi che rifiutano i nostri valori comuni», il commento del presidente della Regione, Erik Lavevaz. A nome anche del governo regionale Lavevaz ha inviato un messaggio al segretario generale Maurizio Landini e alla segretaria regionale Vilma Gaillard.

«Nelle ultime settimane - sottolinea il presidente Lavevaz - il Governo regionale ha apprezzato il grande sforzo di mobilitazione con cui la Cgil, insieme ad altri sindacati, si sta muovendo nella direzione della tutela della salute dei lavoratori e dell'informazione sui loro diritti e doveri, in questa delicatissima fase di introduzione dell'obbligatorietà della certificazione verde nei posti di lavoro. Dopo le violenze di Roma, scoppiate in una manifestazione contro il Green Pass, serve ora più che mai una grande alleanza democratica, civile e sociale - spiega Lavevaz - per compiere l'ultimo tratto di strada che ci separa dall'uscita dalla pandemia. In questa fase, istituzioni, forze politiche e sociali, associazioni devono dimostrare coraggio, indicando con chiarezza e senza ambiguità la scelta vaccinale come unico strumento per sconfiggere il Covid-19».

Dal Savt Claudio Albertinelli, presente al davanti alla sede aostana della Cgil, afferma: l'attacco «è quanto di più vigliacco e vile si possa immaginare, visto che è stata messa sotto sopra quella che prima di tutto è la sede di lavoro di tante persone che ogni giorno operano con onestà e correttezza. È legittimo manifestare il proprio dissenso, non sono al contrario accettabili atti di violenza che mettano in discussione il nostro sistema democratico». Quanto avvenuto sabato deve «essere condannato con forza», aggiunge il segretario generale Savt, ma «anche farci riflettere tutti profondamente». Prosegue Albetinelli: «è evidente che vi sia uno scollamento tra i cittadini e tra chi è chiamato, nelle varie vesti, a rappresentali. Se non si vuole correre il rischio che i fatti di ieri possano ripetersi anche, magari, in forme più gravi, bisogna assolutamente aprire una riflessione e capire come si possa provare a colmare questo divario che si è venuto a creare».

Tra coloro che hanno espresso solidarietà alla Cgil anche il Progetto Civico Progressista e le segreterie di Cisl e Uil Valle d'Aosta.

«Atti irresponsabili come quello di sabato - dicono i segretari Ramira Bizzotto e Jean Dondeynaz - sono un’aggressione a tutto il sindacato confederale e ai lavoratori. Il diritto sacrosanto a manifestare le proprie idee e il proprio dissenso non possono degenerare in atti di aggressione. Stiamo attraversando un momento particolarmente delicato del nostro Paese, dove i sindacati, presidio fondamentale di democrazia, vengono attaccati. Non ci faremo intimidire e spaventare - proseguono - e, ancora una volta, reagiremo con compattezza alle provocazioni e alle minacce che quotidianamente giungono ai tanti impegnati all’interno del sindacato che si battono per la tutela dei lavoratori”.

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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