I dipendenti chiedono parità di trattamento rispetto ai colleghi italiani
L'assemblea sindacale ha indetto lo stato di agitazione per i docenti del Conservatoire della Valle d'Aosta. «Alla base della decisione assunta, ci sono quattro grandi questioni, rimaste irrisolte dopo la mancata statizzazione dell'Istituto, richiesta nel 2019 da 29 dei 34 docenti dell'Istituto» e mai realizzata, evidenziano Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals.
La prima problematica è il riconoscimento dello stato di dipendenti pubblici e, di conseguenza, la possibilità per i lavoratori di «godere dei medesimi diritti, istituti contrattuali e previdenziali di cui godono i loro colleghi dei Conservatori statali». Altre due tematiche sul tavolo sono il diritto alla mobilità territoriale in entrata e in uscita e la ricostruzione delle carriere per l'avanzamento dello stipendio e dei trattamenti pensionistico. «Tutti i servizi prestati dal 1980 al 2012 ossia prima dell'istituzione dell'attuale Istituto Musicale Pareggiato non vengono attualmente riconosciuti - evidenziano i sindacati -, per un difetto della legge regionale, già segnalato dalle OO.SS., ma non ancora emendato». In ultimo c'è la questione del personale precario che non è stato stabilizzato al contrario di quanto accaduto nel resto d'Italia.
«Tali problemi - aggiungono Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals - sono aggravati dal prolungato silenzio della direzione del Conservatoire in merito alle convenzioni da questa attivate con enti e associazioni del territorio e al di fuori della Valle d'Aosta, nonché sugli esiti del tavolo regionale di coordinamento dell'offerta musicale, di cui i docenti lamentano di essere tenuti completamente all'oscuro».
E.G.