Precisazione utile sui controlli della certificazione verde Covid
Il 1° Novembre Aostaoggi.it ha pubblicato l'articolo dal titolo "Aosta, colazione con il Covid e i Nas". L'articolo si focalizzava sulla domanda se le forze dell'ordine, durante le verifiche sui green pass nei locali, possono trascrivere i dati del documento di identità delle persone sottoposte a controllo.
Tutto ruota attorno al problema della privacy. La trascrizione dei dati del documento di identità presentato ad un agente è legittimo. Possiamo paragonare l'operazione di identificazione nello stesso modo con il quale, durante un controllo sul territorio, si viene fermati in auto. I dati trascritti non sono pubblici e sono protetti da riservatezza. Tutto cambia se il controllo sul green pass viene effettuato dal proprietario del locale o da un suo incaricato. In quel caso, dopo aver validato la certificazione verde, può essere controllato il documento di identità ma non possono essere trascritti i dati identificativi.
Viviamo in un periodo difficile, dove la nostra libertà personale si scontra con delle misure a tutela della nostra salute troppe volte confuse e contradditorie.
Marco Camilli