Preoccupazione del neo procuratore in occasione dell'inaugurazione nuovo anno giudiziario ad Aosta
Otto milioni e mezzo di euro recuperati da sentenze definitive, 120 istruttorie avviate e decine di fascicoli aperti per vari reati che vanno dall'abuso d'ufficio, truffe e frodi alla corruzione e turbativa d'asta: questi i numeri che riassumono a grandi linee l'attività svolta nel 2021 dalla Corte dei Conti della Valle d'Aosta.
La procura inizia ora un nuovo anno giudiziario e lo fa sotto organico. A segnalarlo è il neo procuratore Giuseppe De Rosa che ha colto l'occasione proprio dell'inaugurazione del nuovo anno per esprimere la preoccupazione per la mancanza di risorse. «La Procura regionale per la Valle d'Aosta - ha detto De Rosa nella sua relazione -, pur tenuto conto del contesto territoriale di riferimento e del carico dei fascicoli pendenti, risulta di fatto sottodimensionata sia in termini di personale di Magistratura e amministrativo, sia con riferimento alla disponibilità di spazi fisici idonei allo svolgimento delle attività di competenza».
Negli uffici lavora un solo pubblico ministero, e cioè lo stesso procuratore, e manca da più di un anno il funzionario che si occupa della direzione della segreteria. La procura aostana sta in parte compensando le mancanze adeguando gli aspetti organizzativi e ricorrendo in modo massiccio all'informatizzazione.
Per l'anno appena iniziato la procura regionale della Corte dei Conti «intende focalizzare sempre di più la propria azione - spiega De Rosa - sugli ambiti istruttori di maggior rilievo». Di conseguenza «un più significativo sforzo di impegno e di collaborazione sarà pertanto chiesto alle Forze di Polizia. Inoltre, in una prospettiva diretta non solo a reprimere, ma anche a prevenire l'insorgenza di illeciti contabili, necessario si configurerebbe il confronto con le Autorità e gli Uffici della realtà territoriale, nella consapevolezza che le attività della Procura contabile si svolgono a sostegno e nell'interesse della parte migliore della Pubblica Amministrazione».
Marco Camilli