Sci, l'incubo dei costi energetici si abbatte sulla produzione di neve artificiale

L'assessore Bertschy rassicura: costi triplicheranno, ma la stagione invernale partirà

 

Sci

L'incubo dei rincari dei prezzi dell'energia scende lungo le piste da sci della Valle d'Aosta. I comprensori sciistici dovranno far fronte a bollette più salate non solo per l'uso degli impianti di risalita, ma anche per produrre la neve artificiale che sempre più sovente è indispensabile per assicurare piste ben imbiancate durante tutta la stagione.

Le previsioni per l'inverno 2022/2023 indicano che l'imminente inverno sarà più nevoso (e freddo) rispetto al precedente, ma questo non basta a placare la preoccupazione.

«Nel quarto trimestre 2022, il contratto firmato dalle società in passato, che aveva consentito di utilizzare l'energia a prezzi molto vantaggiosi nella scorsa stagione, va sfumando», ha detto ieri in consiglio regionale l'assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, che gestisce le deleghe all'energia e alle infrastrutture funiviarie. «Si va nella direzione di una nuova fornitura, con previsioni di costi che saranno di quasi tre volte superiori a causa del "caro energia"», ha spiegato rispondendo a una interpellanza di Augusto Rollandin (PlA).

Le Regioni insieme alle associazioni nazionale e valdostana Anef e Avif sono al lavoro per far rientrare le società degli impianti a fune tra i settori energivori, ma l'impresa non è semplice. «I criteri per la classificazione non rispondono pienamente al sistema di lavoro degli impianti a fune - ha precisato Bertschy -, ma stiamo cercando di sostenere la richiesta tenendo in considerazione l’importanza di queste imprese e il sistema di consumo che hanno».

Il ministro uscente Garavaglia «si è fatto carico di questa segnalazione», ma ora dipende dal nuovo governo che si insedierà nei prossimi giorni. 

«Il messaggio che noi vogliamo lanciare come Valle d'Aosta - ha aggiunto l'assessore Bertschy - è che la stagione invernale partirà, si inneverà e ci auguriamo che ci sia già la neve per la Coppa del Mondo a Cervinia, in modo da dare una bella immagine delle nostre montagne innevate. Noi siamo pronti».

«La stagione invernale e lo sci alpino, che sono fondamentali per il turismo valdostano, sono alle porte. Senza agevolazioni per le imprese energivore, in caso di mancanza di neve naturale, si rischia di essere poco attrattivi rispetto ad altri comprensori», ha commentato Augusto Rollandin, Pdl.

 

 

Marco Camilli

 

 

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