Il primo giorno è stato superato senza particolari disagi. Ora attenzione al rientro di studenti e lavoratori dalle ferie
Il primo giorno di operatività dei bus che sostituiscono i treni lungo la linea Aosta-Ivrea, chiusa per i lavori di elettrificazione, è stato superato senza particolari problemi. Amministrazione regionale e Trenitalia infatti commentano in termini positivi la prima giornata del servizio.
L'assessore regionale ai Trasporti, Luigi Bertschy, aveva spiegato nei giorni scorsi che in questo periodo il personale dell'assessorato sarà "sul campo" per accertare di persona la situazione vissuta dai passeggeri. «Questi primi giorni di rodaggio - commenta l'assessore - servono per preparare il servizio per la prossima settimana: la riapertura delle scuole sarà infatti un ulteriore banco di prova del modello di trasporto che abbiamo progettato».
Anche da parte di Trenitalia l'attenzione in questa fase iniziale sarà molto alta. La prima giornata «è andata bene, non ci sono state criticità né ad Aosta, né a Ivrea, né nelle località intermedie», afferma il direttore di Trenitalia Valle d'Aosta, Fabio Cairoli. Dalla prossima settimana però riapriranno le scuole e molti uffici e posti di lavoro. «L'importante per oggi e i prossimi giorni è oliare la macchina, in modo da capire come funzionano le fermate e la visibilità degli autobus. E' una settimana di rodaggio».
L'assessore Bertschy conferma. «Alla fine della prossima settimana faremo una disamina generale e trarremo le prime valutazioni, prendendo in considerazione anche le osservazioni degli utenti, come già è avvenuto prima dell'avvio del servizio».
Suggerimenti e critiche andranno tenuti in considerazione anche per un altro importante banco di prova: la Fiera di Sant'Orso di fine mese. In base a come andranno queste settimane, amministrazione regionale e Trenitalia dovranno valutare se agli attuali bus sostitutivi potranno essere aggiunti i pullman speciali per portare ad Aosta i visitatori della Millenaria oppure se quest'anno il servizio non potrà essere proposto in occasione del 30 e 31 gennaio.
Marco Camilli
