«CVA ha un azionista unico, fatichiamo a credere che la Regione si possa opporre a un percorso che aiuti di nuovo la popolazione valdostana»
Le politiche di CVA sugli sconti della componente energia e sulle proposte contrattuali per le bollette dell'elettricità finiscono nel mirino delle associazioni dei consumatori. La società applicava fino a dicembre 2023 uno sconto del 40% per la componente energia e dal 2024 ha attivato nuove proposte contrattuali che le associazioni considerano tuttavia già "fuori mercato".
«La nuova offerta contrattuale - evidenziano in una nota Adiconsum, Adoc e Federconsumatori della Valle d'Aosta - prevedeva il costo della componente energia applicato da Arera, relativo a ottobre 2023 bloccato per 7 anni. Quel percorso aveva un valore positivo in quel momento, in quanto teneva conto di una situazione del mercato che portava a un risparmio per il cliente in quella data e con "proiezioni" che evidenziavano sempre risparmio per gli anni a venire. Oggi quell'offerta a fronte di un mercato, che vede diminuire positivamente il costo dell'energia, si rileva - passateci il termine - molto misera», dicono le associazioni. La sollecitazione rivolta a CVA è di «ripristinare il vecchio percorso contrattuale del 40% della componente, vista anche la diminuzione dei prezzi generale, e riveda addirittura un’offerta che arrivi al 50%».
«CVA - concludono le tre associazioni dei consumatori - è un operatore privato che però "attualmente" ha la "fortuna" di avere un azionista unico (la Regione tramite la Finaosta!) Fatichiamo a credere che la Regione Valle d'Aosta, tramite Finaosta, si possa opporre a un percorso che aiuti di nuovo la popolazione valdostana, in un momento economico che vede sempre di più povertà e purtroppo non solo energetica».
Clara Rossi