OV, sulla cerimonia per Chanoux «strumentalizzazione incarna la pochezza di certa politica»

«Le canzoni oggetto di polemica siano state preventivamente comunicate all'ufficio cerimoniale dell'Amministrazione regionale»

Interviene anche Orgeuil Valdoôtain sul caso delle parole anti-Roma e Italia cantate durante una recente commemorazione di Émile Chanoux a Valsavarenche.

OV parla di polemica «sterile» e «totalmente fuori luogo» che viene alimentata da «sensibilità politiche che, solo poco tempo fa, sono persino riuscite a definire Émile Chanoux "fascista" e che sono lontane dagli ideali di libertà e autodeterminazione dei popoli, e dai princìpi autonomisti, federalisti ed europeisti». E, ancora, «rivendica la piena libertà di espressione per il mondo dell'arte e della cultura in generale».

Non solo. Orgeuil esprime «piena solidarietà a Philippe Milleret, all'associazione "Patoué eun Mezeucca" e ai suoi artisti per quanto avvenuto, sottolineando, peraltro, come le canzoni oggetto di polemica siano state preventivamente comunicate all'ufficio cerimoniale dell'Amministrazione regionale, promotore dell’evento».

Su quanto accaduto nella commemorazione di Chanoux, dunque, sarebbe in corso secondo OV una «strumentalizzazione politica» che « incarna la pochezza di certa politica priva di contenuti e proposte e alla sola ricerca dello scontro ideologico».

 


redazione

 

 

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