Cambiano i confini Italia-Svizzera: da Berna il primo sì

Lo scioglimento dei ghiacciai sposta la linea spartiacque che determina i confini nazionali

Arriva da Berna il primo via libera alla ridefinizione dei confini tra Italia e Svizzera. Il Consiglio federale elvetico ha approvato le nuove linee di confine tra i due Paesi frutto dello scioglimento dei ghiacciai e delle linee spartiacque che vengono utilizzate per stabilire cosa è in territorio elvetico e cosa in territorio italiano. Roma deve ancora dare il via libera.

La questione riguarda direttamente la Valle d'Aosta, in particolare Valtournenche e Breuil Cervinia, e nasce «in considerazione della reciproca volontà della Svizzera e dell'Italia di rettificare il confine nazionale nelle zone della Testa Grigia/Plateau Rosa, del rifugio Carrel e della Gobba di Rollin», come spiegano in una nota le autorità elvetiche. 

Il problema è che lo spostamento delle linee spartiacque modifica i confini, in alcuni punti anche di dieci metri, e questo porterebbe a "inglobare" delle strutture come per esempio gli impianti di risalita, che dovrebbero cambiare nazionalità. Ma così non sarà. Gli impianti rimarranno nei rispettivi Paesi e il rifugio Guide del Cervino non sarà "tagliato" in due ma rimarrà interamente italiano.

«Il processo di approvazione della firma della convenzione - sottolineano le autorità svizzere - è attualmente in corso in Italia. Una volta che le due parti l'avranno firmata, la convenzione sarà pubblicata e la rettifica sarà messa in atto».

 

 

Marco Camilli

 

 

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