Concluso un progetto del SerD contro il bullismo

Il direttore Di Carlo: «è fondamentale impegnarsi tutti nella lotta contro il bullismo. Famiglie, studenti e insegnanti hanno un ruolo fondamentale»

 

È giunto a conclusione il percorso di sensibilizzazione contro il bullismo che il SerD, Servizio per le Dipendenze patologiche dell'Usl Valle d'Aosta, ha organizzato per i giovani studenti. L'iniziativa ha coinvolto cinque classi delle scuole medie con un percorso educativo e la compilazione di un questionario anonimo.

«Il bullismo non deve essere visto come un problema del singolo (vittima o bullo che sia), ma come una questione collettiva da risolvere pertanto in modo unitario», commenta in una nota il direttore del Servizio, Gerardo Di Carlo. «Al SerD riscontriamo spesso le conseguenze sulle vittime tra cui disturbi psicologici, abbandono delle relazioni, dispersione scolastica e, in casi gravi, ideazione suicidaria. La vittima emerge dal trauma se in possesso di forte resistenza mentale o se viene aiutata e sostenuta».

Quando si affronta il fenomeno del bullismo però bisogna trascurare l'analisi che stanno alla base dei comportamenti da bullo. Una persona, prosegue il direttore del SerD,« di una apparente durezza che cela lacune psicologiche, conflitti e problemi vissuti anche precocemente nel contesto familiare. Spesso l'aggressore è stato o è, lui stesso, vittima di abusi e traumi psicofisici ad opera di adulti che lo hanno spinto verso un processo di identificazione con l’aggressore: la vittima diventa il carnefice al fine di acquisire maggiore potere e interiorizzare l’unica forma appresa di affermazione, ovvero la forza fisica e verbale».

In occasione della Giornata mondiale contro bullismo e cyberbullismo si è anche tenuta, presso la scuola "E. Martinet" di Aosta, la premiazione degli elaborati degli studenti presentando i cinque migliori elaborati sui quaranta realizzati contro il bullismo.

Di Carlo rivolge «un plauso alle scuole che sono ricettive e partecipi nell’attuazione di questi progetti. È fondamentale impegnarsi tutti nella lotta contro il bullismo. Ognuno di noi, famiglie, studenti, insegnanti, ha un ruolo fondamentale nel creare un ambiente scolastico più sicuro e inclusivo».

 


Elena Giovinazzo

 

 

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