Conclusi i due cantieri-test, il collegamento italo-francese riapre al traffico. Con la grande incognita delle chiusure future

Venerdì 12 dicembre il traforo del Monte Bianco riaprirà al traffico. La circolazione sarà riattivata dalle ore 17 dopo lo svolgimento dell'esercitazione obbligatoria di sicurezza. La riapertura, sottolinea l'ente gestore Geie Tmb, è comunque subordinata all’esito positivo degli oltre 800 test funzionali dei sistemi di sicurezza, in corso di svolgimento da fine novembre.
Il collegamento tra Italia e Francia era chiuso dallo scorso settembre per due ulteriori cantieri-test di risanamento della volta. I lavori hanno comportato 102 giorni consecutivi di intensa attività con più di 150 persone impiegate 24 ore su 24, per un totale di oltre 150.000 ore di lavoro. L'investimento per quanto fatto quest'anno si attesta sui 21 milioni di euro.
Perché i cantieri-test
I lavori compiuti nelle scorse settimane sono considerati delle "prove generali" per il completo risanamento dell'intera volta della galleria, un'opera necessaria considerando che il traforo ha superato i 60 anni di età. Servono per capire qual è il modo migliore per intervenire in una sede così complessa. Sono infatti numerosi gli aspetti da considerare per organizzare il cantiere: le caratteristiche idrogeologiche della montagna, lo spessore del calcestruzzo, la presenza di elementi di consolidamento e di sistemi di convogliamento delle acque e altro ancora.
I cantieri-test permettono la «raccolta di informazioni che verranno analizzate e capitalizzate al fine di determinare la miglior metodologia per il prosieguo dei lavori negli anni a venire», dice l'ente gestore.
Imprevisti durante i lavori
Le scorse settimane sono state caratterizzate da alcuni imprevisti, come la scoperta di dispositivi per il drenaggio dell’acqua installati a circa 10 cm di profondità.
«Un "progetto nel progetto" è stato realizzato per trattare la venuta d’acqua storica al G26 (circa 300 litri/secondo), a circa 3,6 km dall’imbocco italiano - spiega ancora il Geie Tmb - : questo progetto ha consentito di mettere in sicurezza permanentemente la zona e di garantire un drenaggio efficace al fine di evitare qualunque sovrappressione dell’acqua; l’operazione è stata completata dalla realizzazione di una botola che consentirà le future ispezioni».
Le settimane di chiusura sono state utilizzate anche per effettuare altri miglioramenti dentro e fuori la galleria: impermeabilizzazioni, messa in sicurezza di oltre 40 bocchette di immissione dell'aria fresca, nuova illuminazione a led, sostituzione di alcuni sistemi, miglioramento dell'algoritmo che gestisce la ventilazione e molto altro.
Il futuro del traforo
Completati i cantieri di prova, Italia e Francia devono ora definire i prossimi passi per completare il risanamento della volta sull'intera lunghezza della galleria. Due le opzioni sul tavolo: continuare con chiusure limitate al periodo autunnale spezzettando gli interventi nel corso dei prossimi quindici anni oppure effettuare tutto in un'unica volta. In quest'ultimo caso il traforo del Monte Bianco rimarrebbe totalmente chiuso al traffico per circa tre anni.
Marco Camilli



