Pensionati Cgil preoccupati per i tagli alle Poste: "inaccettabili"

La riduzione del servizio interesserà i comuni più piccoli

Poste-ufficiointAOSTA. "Non si può accettare che la logica dei tagli di un'azienda sostanzialmente di proprietà del ministero dell'economia e delle finanze colpisca ancora una volta gli anziani, persone meno agevolate negli spostamenti". E' netto il giudizio di Gaetano Maiorana, segretario dello Spi Cgil della Valle d'Aosta, all'annunciata riduzione degli operari di apertura degli sportelli postali nei piccoli comuni.

Le intenzioni di Poste Italiane sono state accolte dal sindacato dei pensionati della Cgil con "profonda preoccupazione". Il sindacato ricorda che già nel 2013 "16 lavoratori o per esodi o per pensionamento hanno lasciato l'azienda e questo ha determinato una carenza nella divisione del recapito. L'azienda sopperisce con assunzioni a tempo determinato, che arrivano al 13-14% del personale effettivamente applicato e questo fa sì che non vengano sanate le carenze e venga meno la professionalità del servizio e la copertura del territorio".

"L'importanza della presenza sul territorio - sottolinea ancora lo Spi Cgil - è anche data dal fatto che gli uffici postali offrono un servizio di tipo bancario e molti pensionati hanno i loro piccoli risparmi depositati negli sportelli dei loro paesi".

 

M.C.

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