Un Regolamento Ue ha cambiato la normativa - Revocata l'aggiudicazione dei lavori
AOSTA. Subisce uno stop definitivo il progetto delle elisuperfici di atterraggio attrezzate per il volo notturno nelle testate di alcune valli - a Champorcher, Cogne, Gressoney-Saint-Jean, Valgrisenche e Valsavarenche - da utilizzare nel caso di emergenze.
L'intervento era già stato rallentato da un ricorso al Tar sulla gara per l'aggiudicazione dei lavori, che ha ottenuto sentenze favorevoli sia del Tribunale amministrativo sia del Consiglio di Stato, e adesso un Regolamento europeo ha messo la parola "fine" al progetto. L'Amministrazione regionale ha già provveduto a revocare l'aggiudicazione dei lavori con una deliberazione di Giunta.
Il Regolamento in questone è entrato in vigore in Italia ad ottobre 2014, due mesi dopo che il governo regionale aveva riapprovato il progetto definitivo (con la riduzione del numero di supefici da realizzare), riformando il quadro normativo di riferimento. Il provvedimento in sostanza ha reso "superflua la realizzazione di nuove strutture", come è scritto nella deliberazione di Giunta, ed è così scattata la revoca.
Per le casse regionali si tratta di un notevole risparmio sul costo di realizzazione, "quantificabile in euro 1.467.558,90" spiega la delibera, e sulle spese di gestione. C'è poi da considerare l'aspetto ambientale perché le aree di atterraggio sarebbero state realizzate in zone di alta montagna o situate all'interno del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Con la stessa deliberazione l'Esecutivo ha dato mandato alla Protezione civile di inviduare le aree di atterraggio nelle vallate laterali che potranno esere utilizzate nelle emergenze e gli interventi di adeguamento necessari.
redazione