Da Aosta all'Expo il progetto hortus inclusus

 

Il progetto degli orti che aiutano famiglie e disoccupati è stato presentato a Milano

orti-anzianiAOSTA. A rotazione, per due ore al giorno, lavorano gli orti e coltivano verdure che daranno sostentamento alle famiglie più in difficoltà di Aosta, ottenendo un sostegno diretto tramite voucher. Sono dieci le persone che compongono la squadra creata dal Società di San Vincenzo De' Paoli nell'ambito del progetto "Hortus Inclusus", presentato nei giorni scorsi all'Expo.

Dallo scorso aprile e per sei mesi queste persone - tutte disoccupate e con difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro a causa dell'età o di altre problematiche - si occupano dei terreni messi a disposizione dal Comune in via Carabel e hanno già frequentato un corso di formazione curato dall'associazione Agricoltura biologica e biodinamica della Valle d'Aosta. Grazie al loro lavoro una trentina di famiglie che vivono i situazioni di forte disagio potranno trovare in tavola quelle verdure fresche che altrimenti non si sarebbero potute permettere.

"La strada per il riscatto sociale, per una formazione e anche per una risposta non scontata alla domande che nascono da un disagio diffuso e opprimente, passa anche per gli orti", sottolinea la San Vincenzo.

La Società lo scorso anno, grazie all'impegno dei propri volontari, ha aiutato più di 500 persone tra indigenti, ammalati, ex detenuti, anziani soli.

 

C.R.

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