Giudice condannato perché "vendeva" le sentenze torna in servizio al Tar della Valle d'Aosta

TarAOSTA. Un giudice condannato in primo grado per aver "venduto" delle sentenze è stato assegnato al Tribunale amministrativo regionale della Valle d'Aosta. Il caso - riferito da Corriere.it - scoppia a pochi mesi dal pensionamento del magistrato.

Franco Angelo Maria De Bernardi fu arrestato nel 2013, quando era giudice del Tar del Lazio, con l'accusa di "indirizzare clienti presso lo studio legale e porre in essere a loro favore indebite interferenze su assegnazioni, procedure e decisioni". Nello stesso anno il magistrato venne sospeso cautelativamente dal Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, sospensione trasformata da automatica a facoltativa nel 2015. Nel 2016 la condanna in primo grado a otto anni con confisca di 115.000 euro e l'interdizione dai pubblici uffici che fece scattare di nuovo la sospensione automatica.

Intanto arriva il ricorso in Appello, la cui data però non viene fissata. Il magistrato rimane sospeso, ma si avvicinano i cinque anni di durata massima della sospensione che può essere prorogata soltanto "per motivi fondati non più sulla mera pendenza del processo penale, ma sull’apprezzamento in concreto dei fatti", come spiega Corriere.it. Il Consiglio di presidenza decide che non è questo il caso e assegna quindi De Bernardi al Tar della Valle d'Aosta, dove continuerà a sentenziare fino alla pensione prevista tra pochi mesi.

Nel 2018 tra l'altro il Tar del Piemonte sottolineava sulla vicenda il "rischio di menomazione al prestigio, oggettivamente derivante dalla pendenza di un processo per reati gravi connessi all’esercizio delle funzioni giurisdizionali".

 

 

 

Marco Camilli

 

 



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