Macellaio aggredito, confermata in Appello la condanna dell'impresario di Quart

I giudici di Torino hanno respinto la richiesta di assoluzione dei difensori di Lale Demoz, imputato per tentato omicidio

 

GiudiceAOSTA. Respingendo la richiesta di assoluzione della difesa, la Corte di Appello di Torino ha confermato la condanna a 8 anni di reclusione del 76enne Camillo Lale Demoz per tentato omicidio.

Il processo riguarda l'aggressione subita dal macellaio Olindo Ferré nell'autunno 2018. Il 69enne di Charvensod fu trovato gravemente ferito al capo in un capannone di Quart. Per il fatto è stato accusato l'impresario Lale Demoz, poi riconosciuto colpevole dal gup di Aosta con sentenza dello scorso anno.

Gli avvocati difensori Viviane Bellot e Antonio Rossomando hanno chiesto in Appello l'assoluzione dell'assistito per mancanza di prove perché sulla scena del tentato omicidio "c'era una terza persona". I giudici di Torino hanno invece confermato la sentenza di condanna nei confronti dell'impresario.




M.C.

 

 

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