Morìa di trote a Brusson, assolta società idroelettrica

Il legale rappresentante era accusato di distruzione o deturpamento di bellezze naturali per eccessivi prelievi d'acqua da un torrente

 

TorrenteAOSTA. Accusato di distruzione o deturpamento di bellezze naturali, il legale rappresentante di una società idroelettrica è stato assolto dal Tribunale di Aosta.

Alberto Arditi, 59 anni, della Messuère Energie di Issogne, era finito a processo in seguito ad una moria di trote avvenuta nell'agosto 2019 nell'omonimo torrente di Brusson, dove la società idroelettrica ha un'autorizzazione al prelievo con obbligo di rilasciare il quantitativo necessario a garantire il deflusso minimo vitale del corso d'acqua.

Secondo gli inquirenti fu il mancato rispetto del deflusso minimo vitale a provocare la morte di una sessantina di trote. Durante un'ispezione del Corpo forestale per accertare il fatto si verificò una piena del torrente, circostanza che ha fatto scattare nei confronti di Arditi anche l'accusa di impedimento di controllo. Anche per questo è stato assolto.

Il procedimento riguardava anche il presidente del Consorzio di miglioramento fondiario di Brusson, Savino Vacquin, nei cui confronti era stato chiesto un decreto penale di condanna con ammenda di 516 euro. L'uomo ha fatto domanda di oblazione.

Proprio il rispetto del deflusso minimo vitale del torrente Messuère è stato di recente oggetto di un provvedimento regionale con cui l'assessorato all'ambiente ha sospeso per 15 giorni l'autorizzazione al prelievo alla Messuère Energie. L'atto è motivato dal "reiterato mancato rispetto del rilascio dei quantitativi" del deflusso minimo "con il conseguente rischio di impatti ambientali significativi e negativi".

 

 

Marco Camilli

 

 

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