Sei gli indagati nell'inchiesta sui furbetti del vaccino in Valle d'Aosta

Coinvolti quattro politici, una dirigente dell'Usl e un medico dell'assessorato regionale alla sanità

 

Tribunale di Aosta

AOSTA. Sono in tutto sei le persone indagate dalla procura di Aosta nell'ambito dell'inchiesta sui furbetti dei vaccini anti Covid. Si tratta di Laura Plati, dirigente delle professioni sanitarie della struttura denominata "Sitra", Servizio infermieristico, riabilitativo, della prevenzione e della professione ostetrica aziendale; Helene Imperial, medico del Dipartimento Sanità e salute dell'assessorato regionale alla sanità, e quattro politici.

Le indagini riguardano il rispetto delle indicazioni nazionali nell'organizzazione della campagna vaccinale. La procura intende chiarire se, nelle prime fasi della campagna, qualcuno abbia saltato la fila e ottenuto il vaccino a scapito di anziani e persone con fragilità. Gli accertamenti riguardano la lista di 1.500 persone che in pochi giorni hanno dato all'Usl la disponibilità alla vaccinazione "last minute" in caso di rinunce.

In una nota, commentando la notizia dell'avviso di garanzia ricevuto dalla dirigente Plati, il direttore dell'usl valdostana Pescarmona esprime «massimo apprezzamento per l'attività che è stata svolta finora dalla dottoressa Laura Plati e che sarà portata avanti con il medesimo impegno, con dedizione, efficacia ed efficienza, certo che le situazioni oggetto di verifica e di indagine saranno pienamente chiarite».

 

 

Marco Camilli
(aggiornato)

 

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