Contestati il peculato, il finanziamento illecito di partiti e l'indebita percezione di contributi pubblici
AOSTA. Sono ventotto le richieste di rinvio a giudizio che la Procura di Aosta ha formulato ieri al gip nell'ambito delle indagini sull'uso dei contributi pubblici dei gruppi consiliari della Valle d'Aosta.
Nei confronti di altri sei indagati è stata chiesta l'archiviazione mentre per quattro la posizione è stata stralciata per poter riformulare le imputazioni. Lo ha detto il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, in una conferenza stampa convocata stamane in Procura.
I reati contestati sono peculato, finanziamento illecito dei partiti e, in alcuni casi, percezione indebita di contributi pubblici legata al finanziamento dei giornali di partito.
Nel corso delle complesse indagini, ha spiegato Mineccia, alcune spese inizialmente contestate hanno trovato giustificazione ma nel complesso il quadro accusatorio è rimasto invariato.
L'inchiesta ha riguardato tutti i gruppi consiliari della precedente legislatura. Otto le richieste di rinvio a giudizio per il Partito Democratico, cinque per Alpe, quattro per l'Union Valdotaine, quattro per il Pdl e due per Fédération Autonomiste.
[segue]
E.G.