Le Fiamme gialle di Aosta hanno controllato la posizione di 145 lavoratrici domestiche: evasi 1,7 milioni di imposte
Vale più di 1,7 milioni di Euro l'evasione fiscale contestata dalla Guardia di finanza di Aosta nell'ambito di una serie di controlli sulla regolarità contributiva dei lavoratori domestici, le cosiddette badanti. I finanzieri insieme al personale dell'Inps hanno valutato le posizioni di 145 persone, quasi tutte lavoratrici straniere, risultate in regola con i rapporti di collaborazione e con le ritenute previdenziali, ma non con le dichiarazioni fiscali ai fini Irpef.
La normativa attuale prevede che al superamento della soglia di reddito di 8.174 euro (o di 8.000 euro fino all'anno 2020) il contribuente debba presentare la dichiarazione annuale utilizzando il modello 730 o il modello Unico. Secondo i calcoli della Gdf, tra il 2016 e il 2021 è stata nascosta al fisco una base imponibile di oltre 7 milioni e mezzo di euro che corrisponde a 1,7 milioni di imposta evasa.
La maggior parte delle lavoratrici domestiche sottoposte a verifica presta o ha prestato l'attività di assistenza in famiglie residenti in tutta la Valle d’Aosta. "Ulteriori 14 posizioni - spiega la Guardia di finanza - sono state segnalate ai reparti del Corpo competenti per territorio sul domicilio fiscale, trattandosi di soggetti che, pur avendo lavorato presso privati residenti in Valle d’Aosta, si sono poi trasferiti fuori regione".
Marco Camilli