Non ritorna in carcere dopo il lavoro: detenuto ritrovato in un locale della plaine

L'episodio segnalato dal Sappe, che accusa: «questa evasione lampo è la conseguenza dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari»

Casa circondariale di BrissogneNon fa rientro nella casa circondariale dopo aver il lavoro all'esterno dell'istituto e viene trovato in un locale della plaine di Aosta. È accaduto ieri, sabato, ad un detenuto del carcere valdostano secondo quanto segnalato dal Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

«Sabato il detenuto, ammesso a lavorare all'esterno del carcere ai sensi dell'articolo 21 dell'Ordinamento penitenziario - spiega il segretario Sappe di Aosta, Massimo Chiepolo -, non ha fatto rientro in istituto al termine del turno lavorativo presso la ditta per cui lavorava. Immediatamente, il direttore allertava tutto il personale presente e fuori servizio ed iniziava la ricerca dell'evaso. Quest'ultimo veniva rintracciato e bloccato. L'evaso riusciva a divincolarsi e fuggire a bordo di un'auto di proprietà del datore di lavoro. Veniva subito inseguito e tratto in arresto presso un locale del posto, mettendo così fine alla rocambolesca fuga del fuggitivo».

Secondo il sindacato «anche questa evasione lampo è la conseguenza dello smantellamento, negli anni, delle politiche di sicurezza dei penitenziari», come afferma il segretario generale Donato Capece. «Smembrare la sicurezza interna delle carceri con vigilanza dinamica, regime aperto ed assenza di Polizia Penitenziaria favorisce inevitabilmente gli eventi critici, che sono costanti e continui». Il sindacalista chiede «regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti».

 


C.R.

 

 

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