Il questore di Aosta: svuotacarceri e depenalizzazioni hanno effetto seduttivo sui criminali europei
AOSTA. La reazione dell'ordinamento penale italiano di fronte ai reati «non è eccellente». Così il questore di Aosta, Maurizio Celia, che durante la conferenza stampa per presentare l'attività del 2014 ha approfondito il tema della giustizia in Italia.
Secondo Celia alcuni recenti interventi del governo, dal cosiddetto "svuotacarceri" alle depenalizzazioni di alcuni reati, «creano un effetto "seduttivo" verso la criminalità europea. Venire in Italia» per delinquere, ha detto, «è conveniente perché si rischia meno». Parallelamente «si parla spesso di 'ndrangheta, mafia, camorra ma si sottovalutano alcune emergenze relativamente nuove come la criminalità rumena, albanese o georgiana che si stanno diffondendo e stanno entrando in sintonia con la criminalità locale». La polizia di frontiera che si occupa di bloccare i traffici ai valici e la Stradale, con i controlli su patenti e assicurazioni false, sono i reparti maggiormente a contatto con questo tipo di realtà.
Presentando i dati sull'andamento dei crimini in Valle, il questore ha indicato una diminuzione generale dei delitti commessi, ma un forte aumento dei reati predatori. Le rapine sono aumentate e di queste due sono state commesse con l'uso di un coltello e nessuna con armi da fuoco. Tra le estorsioni, anch'esse in aumento, una buona parte è legata a ricatti a sfondo sessuale su Facebook o social network e nessuna coinvolge commercianti.
I fogli di via emessi sono diminuiti rispetto al 2013, anno in cui si è verificato un vero e proprio boom, e sono drasticamente calati anche gli accompagnamenti ai Cie perché ormai saturi.
I quantitativi di droga sequestrati tra hashish, marijuana, cocaina ed eroina sono cresciuti esponenzialmente e anche la polizia stradale ha incrementato i controlli sui veicoli.
Marco Camilli