Imprenditore e ingegnere indagati per falso e tentata estorsione

Secondo l'ipotesi di accusa ottenevano decreti ingiuntivi per farsi pagare dai clienti lavori non effettuati

Cantiere edile

Un ingegnere di Aosta e un imprenditore edile di Cuneo risultano indagati dalla procura di Aosta per falso e tentata estorsione. Le accuse, frutto di indagini durate un anno, riguardano il professionista Enzo Tocca e l'imprenditore Francesco Maria Rossi. Per i due i giudici ha negato la misura cautelare chiesta invece dal pm.

Secondo gli accertamenti svolti dalla Guardia di finanza la società di Rossi avrebbe stipulato contratti di progettazione senza svolgere i lavori. Ai clienti arrivavano le diffide tramite avvocato ad effettuare i pagamenti e in seguito arrivavano anche i decreti ingiuntivi da parte del tribunale di Cuneo, secondo le ipotesi presentando dei documenti falsificati con la complicità di Tocca.

Le indagini sono partite dalla denuncia di una aostana e sarebbero almeno tre le persone ad aver ricevuto un decreto ingiuntivo che, in un caso, ha portato al pignoramento del quinto dello stipendio. Il giro di affari dietro alle presunte condotte illecite si attesta sui 70.000 euro.

 


Marco Camilli

 

 

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