Anche quattro minorenni finiti nell'indagine "Il postino" dei carabinieri di Saint-Vincent / Châtillon
AOSTA. Si allunga l'elenco dei giovani coinvolti nell'indagine battezzata "Il postino" dei carabinieri di Saint-Vincent / Châtillon sullo spaccio di droga a scuola, nata dalla segnalazione del preside di un istituto superiore della media Valle.
Dopo le tre denunce di luglio (due per spaccio, uno per favoreggiamento), altri sei giovani risultano indagati per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e, uno di loro, per spendita di banconote false. Nei guai sono finiti M.D. di 18 anni, C.S. di 19 e i diciassettenni S.A., T.T., C.L.L. e M.N..
La droga e le banconote, spiegano i carabinieri, "viaggiavano tramite la rete. Attraverso dei siti del deep web (o dark net ove i pagamenti avvengono con Bitcoin, la moneta digitale di internet), uno degli indagati ordinava gli stupefacenti e le banconote false, facendoli recapitare, tramite il servizio postale, direttamente presso le abitazioni di due degli altri indagati, tentando, in tal modo, di evitare controlli da parte della Forze di Polizia. Gli ordini, da quanto finora emerso, riguardavano svariati tipi di stupefacenti e banconote da 50 euro false, che giungevano via posta dalla Spagna, dal Portogallo, dall'Olanda, dall'Ucraina, dalla Polonia, dal Belgio e dall'Inghilterra."
I militari hanno scoperto e sequestrato 20 banconote false da 50 Euro, 50 grammi di hashish, 20 di marijuana e altrettanti di eroina, 2 grammi di olio di hashish, 14 francobolli di Lsd e ancora due piante di marijuana e 80 grammi di Mdma, la stessa droga recentemente ha ucciso due giovani nel riminiese e nel messinese.
Le indagini ancora non sono concluse. Altri accertamenti devono essere effettuati sugli strumenti informatici sequestrati con l'obiettivo di identificare tutti gli acquirenti dello stupefacente.
Marco Camilli