La sindaca Petey in consiglio comunale: «Comuni sono sempre più in difficoltà di fronte a situazioni di questo tipo»
Il Comune di Aymavilles sta valutando di «proseguire in ogni sede competente per la tutela della popolazione e del proprio territorio». Lo ha detto la sindaca Loredana Petey riferendo al consiglio comunale la sentenza del Tar Valle d'Aosta sfavorevole al Comune che ha cancellato il divieto di realizzare un impianto per la rete di telefonia mobile in località Plantey.
L'amministrazione comunale ha accolto la sentenza favorevole alla Inwit Spa con perplessità anche perché, ha ricordato il sindaco, l'area individuata per posizionare la stazione radio è distante poche decine di metri da una sottozona in cui sono ammessi siti di telecomunicazione e dove è già presente una struttura simile, ma di altezza inferiore a quella progettata da Inwit.
«I Comuni si trovano sempre più in difficoltà di fronte a situazioni di questo tipo - ha commentato Petey - in cui le grandi aziende progettano e realizzano impianti di ogni tipo senza curarsi dei disagi al territorio e del contesto in cui intervengono, con il benestare di proprietari dei terreni che non hanno troppo a cuore il proprio paese. Mi farò portavoce di queste istanze al Celva e presso i parlamentari valdostani, affinché possano farsi carico di una problematica che mi risulta già interessi anche altri Comuni».
Il consiglio comunale di Aymavilles ha inoltre affrontato il bilancio di previsione triennale e il Documento unico di programmazione. Nel bilancio raddoppiano i costi per l'energia malgrado gli interventi volti a ridurre i consumi. Per finanziare le principali opere pubbliche previste l'amministrazione non farà ricorso a nuovi prestiti bensì ai trasferimenti provenienti da Regione e Stato. Tra i progetti previsti figurano l'efficientamento energetico e l'adeguamento sismico dell'edificio scolastico multiuso, la messa in sicurezza della palestra scolastica, il rifacimento dei marciapiedi all'ingresso del paese e i lavori all'acquedotto dalle sorgenti del Nonenon.
E.G.
