Il Consiglio comunale respinge la modifica dello Statuto
Non passa la proposta di aumentare il numero di assessori che compongono la giunta comunale di Aosta. La (sonora) bocciatura della modifica dello Statuto arriva dal consiglio comunale: i due terzi dovevano esprimersi a favore ed invece i voti sono stati 18, con il consigliere Diego Foti del PCP che ha votato "no" e 7 astensioni. «Il Consiglio non approva», ha sentenziato il presidente dell'assemblea Luca Tonino.
La modifica avrebbe portato da cinque a sei gli assessori con la possibilità, al momento di nomina della Giunta, di poter aumentare gli assessorati «di una unità» e «di una ulteriore unità» ma senza oneri ulteriori per il bilancio comunale.
Le reazioni al voto non si sono fatte attendere. Valle d'Aosta Aperta parla di situazione «inaccettabile» con i costi della politica aumentati «a fronte di cittadini sempre più in difficoltà». La coalizione evidenzia come «questa modifica non sia stata assolutamente discussa all'interno della maggioranza» comunale. «Il punto politico gravissimo, in ogni caso, è che il sindaco sia andato sotto per una modifica statutaria con assenze nei banchi di maggioranza».
I coordinamenti di Forza Italia e La Renaissance Valdôtaine ritengono che il voto certifichi il «fallimento» della maggioranza. «Un inciampo tutt’altro che inaspettato - osservano -, per il sindaco ormai scaricato Gianni Nuti, a cui stanno presentando inesorabilmente il conto cinque anni di promesse non mantenute, una città divenuta molto meno vivibile rispetto al passato e cinque anni trascorsi a farsi beffe con arroganza e supponenza delle iniziative dei gruppi di opposizione».
Marco Camilli